Mancano poche ore alla beatificazione di Carlo Acutis, il giovane nato a Londra, vissuto a Milano, ma legatissimo al Cilento, terra di cui è originaria la madre. La cerimonia è in programma domani, 10 ottobre, nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi. Saranno presenti fedeli di tutto il mondo, pur rispettando le rigide misure di sicurezza per via del Covid-19. Il giovane Acutis, classe ‘91, viene definito un giovane normale, come la maggior parte dei suoi coetanei, impegnato nella scuola, tra gli amici e con la passione per Internet. Utilizzava la tecnologia per testimoniare la sua fede e aiutare l’altro.
Nei suoi impegni quotidiani aveva messo al centro del cuore, della sua vita, Gesù. Una breve vita vissuta con santità. È morto all’età di 15 anni (1991-2006), per una leucemia fulminante; dichiarato venerabile da Papa Francesco nell’estate del 2018, è diventato esempio per tutti i giovani nella “Christus vivit”.
Carlo Acutis è il primo beato di internet. Papa Francesco ricorda Carlo Acutis e riporta una sua frase dal messaggio straordinario nell’esortazione apostolica per i giovani: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. “Il patrono di internet”, aveva sviluppato la virtù dell’umiltà: mite di cuore, visse con eroismo, e con la sua testimonianza ha immesso nel seno della Chiesa e della società l’aria pura della grazia di Dio che rinnova il creato.
Carlo Acutis e il suo legame con il Cilento
Carlo Acutis veniva sempre nel Cilento, essendo la mamma, Antonia Salzano, originaria di Centola. In estate Carlo, con la famiglia, da Milano veniva a Centola-Palinuro, e ha sempre visitato il Santuario Eucaristico di San Mauro La Bruca, che egli ha fatto conoscere nel mondo intero.