STIO. Amministrazione comunale a rischio. Due consiglieri hanno confermato le dimissioni mettendo a rischio la prosecuzione del mandato del sindaco Natalino Barbato. Si tratta di Armando Carlone e Antonio Infante, da sempre vicini al primo cittadino. Nelle scorse settimane, attraverso una nota, avevano invitato tutti i consiglieri e lo stesso sindaco a fare lo stesso. Di fatto ciò non è accaduto ma Carlone e Infante ma c’è aria tesa e non è escluso che altri aderiscano.
Già nel mese scorso i consiglieri comunali si erano mostrati critici con l’amministrazione Barbato, evidenziando non poche lacune. In particolare veniva sottolineato come il Comune di Stio fosse stato escluso da importanti finanziamenti della Regione: il riferimento è al progetto di rifacimento della rete idrica, dei serbatoi e degli impianti, per una spesa di oltre 6 milioni. La sua realizzazione avrebbe risolto non pochi disagi. Stesso problema per il collettore fognario da località Aunito ad Aia dei Quarti e del collettore da località Venatore all’innesto di via Tempa e Tommasone e del collettore di Santa Croce. A fronte dell’assenza di finanziamenti per tale opera c’è il via libera per la sorgente captata a Gorga.
“Si sappia che la portata è di 100 grammi al secondo, ovvero l’equivalente di un bicchiere d’acqua al secondo. Si può risolvere il problema dell’acqua con un bicchiere ma perdendo un finanziamento di 6 milioni?” si chiedono i consiglieri Carlone e Infante.
Non mancano polemiche anche per la strada Stio – Vallo, bloccata da motivazioni ritenute “pretestuose e infondate”. Di qui l’accusa all’amministrazione Barbato, considerata “inconcludente” e l’invito alle dimissioni per “dare nuove possibilità al paese”. Il Comune di Stio dovrebbe andare alle urne nel 2022.