Alzi la mano chi ha pensato, tre anni fa, al termine di una stagione da terzi in promozione prima dello spareggio con il Villa Literno (affrontato con i pronostici a sfavore) di trovarsi ora in Serie D. Alzi la mano se c’è stato in quel periodo anche il più ottimista dei tifosi. Ora il grande sogno è realtà. Domenica 27 settembre la Polisportiva Santa Maria entra nella storia, accedendo finalmente nell’Olimpo dei grandi del calcio dilettantistico ed approdando in un campionato nazionale. Gli sforzi economici, l’organizzazione, la determinazione di quel galantuomo che è il presidente Tavassi, hanno consentito questi risultati: ciò per ribadire che il calcio non è solo sogno, ma anche sacrificio vero da disporre nei minimi dettagli perchè l’improvvisazione sicuramente non ha mai portato nessuno in alto. A proposito di modelli di organizzazione, dall’altra parte, in questa prima di campionato, c’è già chi nella storia ha scritto importanti pagine. Il decimo anno consecutivo in D della Gelbison è lì a dimostrarlo. Il presidente Maurizio Puglisi, che ha sempre ottenuto risultati tangibili in questo mondo, ha messo in campo non solo una struttura societaria al contempo granitica ed aperta con il progetto anche sociale e di promozione della ”Città territorio”, ma si è pure messo in testa quest’anno, almeno nelle premesse, di fare le cose ancora più in grande. Il mercato roboante è stato fino a questo momento a testimoniarlo con D’Orsi e Figliolia su tutti. L’altro ieri i rossoblu sono stati a Novara in Coppa Italia professionisti, altro evento storico, e non sono solo andati a promuovere il territorio, si sono concessi anche il lusso di passare in vantaggio al ”Piola” con il giovane Coulibaly, autore di un primo tempo davvero importante. Ferazzoli ha potuto trarre giovamento da questa partita, dal quale la Gelbison è uscita a testa alta. Un derby, che seppur si giochi purtroppo senza pubblico, per via delle disposizioni dettate dalla pandemia da Covid-19, avrà i crismi probabilmente di una partita anche spettacolare. Due filosofie di gioco, sulla carta, anche diverse. Il giovane tecnico Esposito può vantare infatti lusinghieri risultati in Serie D rappresentati da una clamorosa salvezza sulla panchina della Sarnese, ad ora il momento probabilmente più alto di tutta la sua carriera, e un ottimo campionato lo scorso anno nella sua città, Nola. Un solo esonero a Portici nel 2017-2018, a dirla tutta neanche pienamente meritato dato che la società cambio improvvisamente parametri di valutazione durante la stagione. A Santa Maria può far bene: fautore di un calcio moderno che prevede, di base, un uso concreto della costruzione da dietro, le sue squadre, con la fiducia giusta, possono mettere in difficoltà chiunque perchè in grado di mettere sotto pressione gli avversari anche se, naturalmente, per riuscire al massimo la strategia dipenderà anche dalla forma fisica dei calciatori, poichè c’è bisogno di un gran dinamismo. Può aiutare anche la sua proverbiale cura nella gestione degli under da questo punto di vista. I giallorossi, privi per squalifica del portiere Grieco e dell’altro Coulibaly, punteranno probabilmente sui rapidi Capozzoli e Ragosta alle spalle di Maggio, attaccante di categoria e grande ex della sfida. Ferazzoli invece, davanti all’eterno D’Agostino, non dovrebbe cambiare molto del suo pacchetto difensivo, guidato da D’Orsi. A centrocampo capitan Uliano, autore di un’ altra ottima stagione lo scorso anno prima della sospensione, dovrebbe far coppia con Coulibaly. In attacco potremmo vedere la coppia Figliolia- Tedesco. Arbitrerà il primo match di campionato al ”Morra” di Vallo della Lucania il signor Campobasso di Formia, i suoi assistenti saranno Cecchi di Roma 1 e Salvatori di Tivoli. Fischio d’inizio del match alle ore 15.