Ascea, ministro Costa “salva ” trigone intrappolato in una busta

"Questi sono i danni che ognuno di noi, nella propria quotidianità, può creare, senza neanche rendersene conto"

Di Ernesto Rocco

“Stamattina mentre mi trovavo in spiaggia con mia moglie, ad Ascea Marina, nel parco del Cilento, ho notato qualcosa di scuro che si agitava in acqua. Mi sono avvicinato e ho visto un trigone viola, un pesce simile a una razza, che non riusciva a nuotare. Non si muoveva perché la coda era intrappolata in una busta di plastica”. A raccontare la vicenda è il ministro dell’ambiente Sergio Costa che proprio ad Ascea trascorre da anni le sue vacanze.

L’ex generale dei forestali non si è perso d’animo: “Facendo attenzione a non ferirlo, ma anche a non essere punto, l’ho portato in acque più basse e con un paio forbici sono riuscito a liberarlo e a lasciarlo libero di nuotare ancora”.
Il ministro, poi, si lascia andare ad una riflessione: C’erano tante persone e molti dicevano: “non immaginavo, non credevo, è mai possibile…?” Purtroppo sí, lo è.
Ora chiedo: di chi sarà stata quella busta? Sicuramente di qualcuno di noi, forse qualcuno che l’ha usata per la spesa, l’ha portata in spiaggia e per caso è volata via posandosi in acqua e… “vabbè ormai è andata”.

“Questi sono i danni che ognuno di noi, nella propria quotidianità, può creare, senza neanche rendersene conto. Proviamo a cambiare stile di vita? Possiamo provare a fare la spesa con sacchetti di stoffa? Possiamo non usare bicchieri di plastica monouso? La legge può bandirli, e lo stiamo facendo, ma non serve alcuna legge per iniziare a farlo – conclude Costa – Ora questo trigone è salvo e libero, ma quanti pesci, crostacei o comunque fauna marina, in questo momento stanno lottando tra la vita e la morte per colpa nostra?”.

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