Corisa4, disavanzo di circa 13 milioni: allarme tra i comuni

Il debito rischia di cadere sui circa sessanta comuni cilentani consorziati

Di Carmela Santi

È stato approvato nei giorni scorsi, con un disavanzo di quasi 13 milioni di euro, il bilancio del Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno 4. La cifra consistente ora potrebbe ricadere, non senza preoccupazione, sui comuni cilentani, una sessantina, consorziati. Il bilancio presenta un patrimonio negativo molionario. Dei 13 milioni, 134 mila sono relativi a perdite di esercizio del 2019. Il Revisore unico dei Conti nella documentazione stilata ha precisato, tra le righe, dei suggerimenti per ripianare il disavanzo, che lo stesso debito dovrà essere ripartito con apposito piano tra i comuni consorziati, sollecitando, per questo, un maggiore coinvolgimento dei Sindaci e nel contempo a rendere consapevoli i comuni consorziati circa la necessità di accantonare in bilancio le somme necessarie per ripianare il disavanzò di gestione all’esito della liquidazione come prevede la normativa di riferimento.

La comunicazione del commissario ha creato non poco allarme tra le varie amministrazioni comunali coinvolte. Se attuato il piano di riparto potrebbe avere delle gravi ripercussioni sulle realtà comunali. Sarebbe un fatto gravissimo in quanto una situazione del genere, se fosse confermata, getterebbe buona parte dei Comuni, soprattutto i più piccoli, sul lastrico. Nella stessa delibera il commissario analizza poi la delicata situazione legata alla gestione rifiuti sul territorio a Sud di Salerno. Per far fronte alle difficoltà si suggerisce anche di “definire l’Eda, l’Ente D’Ambito Salerno tempi e modalità di riattivazione dell’impianto di Vallo Scalo al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, sollevando i consorziati dei relativi costi.

Per l’anno 2019 e in parte per il 2020 il “costo” dei dipendenti è stato sopportato interamente dalla Regione Campania attraverso i progetti messi in campo dall’ente regionale ma è chiaro, si ricorda nel documento, che “successivamente gli operai dovrebbero trovare ricollocazione presso l’impianto di selezione di Vallo che ricade nel territorio comunale di Casal Velino. Al momento l’impianto è inutilizzato. All’interno sono ancora collocati gli automezzi della Yele che di fatto ha chiuso le attività. Nell’approvare il bilancio il commissario ribadisce che per far fronte alle difficoltà economiche finanziarie sarà necessario sollecitare i comuni al pagamento dei debiti maturati e di definire con l’Eda Salerno tempi e modalità di riattivazione dell’impianto di Vallo Scalo al fine di salvaguardare i livelli occupazionali.

Nella relazione commissariale si ricorda che di fatto il Consorzio non svolge più alcuna attività nemmeno tramite la sua partecipata la Yele dichiarata fallita con sentenza dal Tribunale di Vallo della Lucania.

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