CASTELLABATE. “La Casa Comunale, unica opera iniziata e conclusa dall’Amministrazione Spinelli, è l’emblema della politica di questi anni”. Così esordisce Luigi Maurano, consigliere comunale di minoranza.
“Per gli attuali amministratori di maggioranza allargare gli uffici era la priorità. Veniva prima della realizzazione delle fognature, prima dell’installazione dell’illuminazione pubblica in alcune zone, prima della messa in sicurezza delle strade, prima della realizzazione di parcheggi, prima della costruzione di infrastrutture pubbliche per destagionalizzare il turismo e per offrire servizi aggiuntivi ed essenziali come, per esempio, un cineteatro, un auditorium,un palazzetto dello sport”, prosegue.
Poi Maurano ripercorre l’iter dell’opera:
“Un appalto, quello inerente la ristrutturazione della Casa Comunale, che è iniziato male e finito peggio. Nel 2015 viene approvato in Giunta il progetto esecutivo per un totale di 644.878,03 euro con un mutuo acceso presso la Cassa Depositi e Prestiti. Esecutivo significa che doveva essere cantierabile, completo, pronto per consegnare alla cittadinanza l’opera finita. Ma nonostante questo l’Amministrazione Spinelli predispone due varianti al progetto, le quali dovevano servire per completare il lavoro. Tale modus operandi, di regola, dovrebbe essere utilizzato solo e soltanto quando sorgono degli imprevisti durante la realizzazione dell’opera.
Dalla lettura dei computi metrici del progetto e delle due varianti emerge, invece, tutto il contrario. La giunta ha approvato un progetto esecutivo (quindi sulla carta completo) nel quale mancavano i pavimenti al primo piano, le tramezzature, i cornicioni, i solai, le rampe d’accesso, le porte, le soglie, i muri dell’aula Consiliare e degli uffici, i rivestimenti di pareti e il massetto del pianerottolo dell’ingresso principale.
In poche parole è come se un ingegnere preparasse il progetto finale della vostra abitazione senza porte, finestre e soffitto.
Per ovviare a questa mancanza è stata fatta una prima variante. Ma improvvisamente l’illuminata Amministrazione decide di installare la struttura in legno lamellare. Per questo motivo viene fatta una seconda variante al progetto, nella quale per rientrare nel budget a disposizione si sacrificano pavimenti e intonaco”.
E aggiunge:
“In pratica dopo un progetto esecutivo e due varianti la Casa Comunale ancora non è completa e allora viene approvato un altro progetto intitolato completamento ed efficientamento energetico della Casa Comunale, Ovviamente finanziato con un altro mutuo a carico dei cittadini di Castellabate (E IO PAGOOO). Per non parlare delle forniture e delle cessioni di credito alle ditte, per cui ci sarebbe bisogno di un post di eguale lunghezza.
Alla fine della fiera il Comune di Castellabate spende 1.200.000, 00 euro da pagare a rate fino al 2046 per la ristrutturazione della Casa Comunale”. Ma non finisce qui perché secondo Maurano le criticità sono anche altre: “I lavori sono stati sempre giustificati per il potenziamento dell’accesso alla struttura. Per tale motivo è stato installato un ascensore che doveva servire a garantire la mobilità anche per le persone in difficoltà di deambulazione, vuoi per i problemi fisici, vuoi per l’età avanzata. L’ascensore è costato 25.988,10 euro e non è entrato mai in funzione. Abbiamo un ascensore immobile e ancora oggi solo le scale consentono l’accesso ai piani superiori della Casa Comunale”.
“Allora mi domando e vi domando: è questo il modello di amministrazione che si vuol portare in Regione Campania? Mutui, debiti fino al 2046 per opere non prioritarie, lavori e varianti poco chiare, mancanze infrastrutturali inaccettabili dopo migliaia e migliaia di euro buttati al vento? Ci vuole coraggio”, conclude Maurano.