IMPERIA- Lino Vitale, quarantacinquenne nato a Milano, si distingue da tempo per la sua grande generosità. L’autista, che risiede da anni nella ridente cittadina ligure di Imperia, ha radici tutte cilentane. Il padre Giuseppe è, infatti, originario di San Mango Cilento, frazione di Sessa Cilento, mentre la madre Maria è nativa di Roscigno. Lino, uomo con un fisico imponente e con grande salute dalla sua, dall’età di diciotto anni ha abbracciato la causa nobile della donazione di sangue. Nei giorni scorsi per Lino è arrivato, presso il Centro trasfusionale dell’ospedale di Imperia, un traguardo da sottolineare, ovvero, la sua centesima donazione. Dallo scorso venerdì il raggiungimento di questo traguardo non è passato inosservato, tanto da portare il cilentano alla ribalta nazionale attirando l’interesse di quotidiani del calibro de “La Stampa”.
Le dichiarazioni di Lino Vitale comparse sul quotidiano “La Stampa”
Il protagonista di questa bella storia ha parlato al quotidiano La Stampa affermando: “Ho iniziato a 18 anni e non mi sono più fermato. Credo sia un dovere civico, lo faccio sempre volentieri“.
La battuta rilasciata alla nostra redazione dopo il “traguardo” delle cento donazioni
Queste, invece, le parole rilasciate alla nostra testata dallo stesso Lino Vitale: “Ho iniziato a donare il sangue su consiglio di mio padre, che lo ha fatto da sempre. Inizialmente si effettuavono donazioni solo in occasioni rare, come sciagure in cui erano urgenti trasfusioni. Da anni, invece, sono nati questi centri di raccolta, come quello esistente qui ad Imperia. A distanza di ventisette anni dalla prima volta sono arrivato alla centesima donazione. Serve tanta gente pronta però a farlo. In questo periodo si cerca, ad esempio, il plasma iper immune che contiene anticorpi utilissimi a combattere la diffusione del Covid-19. Spero che ci siano semper più persone sensibili a questo tipo di gesto, che spesso può portare a salvare vite umane“.
Raggiante anche il fratello Mimmo che, invece, ha dichiarato: “Sono orgoglioso del traguardo raggiunto da Lino che si è sempre distinto per il suo animo gentile e la sua grande generosità verso il prossimo. Lui ha dalla sua una forza fisica e una salute invidiabile e ha iniziato a donare il sangue da giovanissimo. Mi è dispiaciuto non poterlo appoggiare in questa iniziativa, non godendo della sua stessa salute, lui è un atleta, corre da una vita e ha partecipato anche a delle maratone. Ha tutta la mia stima e questa sua dedizione al prossimo mi riempe d’orgoglio”.