Alla scoperta dei cucunci

Un frutto dal sapore unico e versatile

Di Rossella Tanzola

I cucunci sono il frutto del cappero (Capparis spinosa) e, sebbene siano apprezzati in molte regioni e aree del sud Italia, rimangono ancora del tutto sconosciuti nel resto del paese. Sono un prodotto tipico della Sicilia, in particolare rimangono molto legati alla tradizione i cucunci che vengono prodotti con la tecnica della salatura a strati, una ricetta centenaria che viene ancora oggi praticata nelle isole di Pantelleria e di Salina e che consente di mantenere nel tempo maggiori caratteristiche aromatiche rispetto a quelli che troviamo in commercio.
Di questa pianta si consuma perlopiù il fiore, ma anche la bacca, cioè il cucuncio, dal sapore gustoso e versatile. Molteplici sono i suoi benefici: prevengono le cataratte, abbassano la pressione e riducono il gonfiore addominale. Stimolano l’appetito, rinforzano le articolazioni e prevengono le malattie cardiovascolari.

Dopo essere stati raccolti, generalmente questi frutti vengono conservati sotto sale e venduti in questa forma, ma possono essere trovati anche sottaceto in barattoli di vetro. Inoltre vengono serviti accanto agli antipasti e per chi non li avesse mai provati destano interesse e curiosità, non a caso, essendo un frutto facilmente trovabile soprattutto in estate, molti si cimentano nella loro preparazione per poi assaporarli quando se ne ha voglia durante tutto l’anno.

Il cucuncio non smette ancora di stupire: è ricco di quercetina, una sostanza con proprietà diuretiche e benefiche in particolare per i vasi sanguigni. I suoi benefici sono innumerevoli se consumato in maniera moderata e corretta. Contengono fibra, flavonoidi, tannini, mucillagini, oli essenziali, proteine vegetali, magnesio, calcio, sodio, ferro e vitamine (A, B2 B9, C ED E). Hanno proprietà epatoprotettrici, antiemorroidali, diuretiche, antianemiche, antispasmodiche, digestive e antireumatiche.

Considerate le sue molteplici proprietà e l’origine naturale della pianta, non ci resta che sperimentarlo in cucina e farlo assaggiare ai nostri amici durante una bella rimpatriata di fine stagione!

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