Casal Velino, accoglienza migranti: caso in Tribunale

Progetto Sprar per l'accoglienza dei migranti, dopo la revoca del finanziamento da parte del Ministero Comune agisce in giudizio

Di Fiorenza Di Palma

Il Ministero dell’Interno revoca il finanziamento al Comune di Casal Velino per l’accoglienza dei migranti, l’Ente agisce in giudizio contro la cooperativa che avrebbe dovuto gestire il progetto Sprar. Una vicenda lunga e intrigata quella che interessa il comune cilentano che tre anni fa fu beneficiario di fondi per la realizzazione di interventi inseriti nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Accoglienza migranti: il progetto Sprar a Casal Velino

L’amministrazione gestì la realizzazione del progetto per il tramite di una rete temporanea di imprese che raggruppava tre cooperative. Già un anno dopo l’assegnazione dei fondi per il triennio 2017/2020, però, si registrarono i primi intoppi poiché i gestori del progetto Sprar che coinvolgeva 16 migranti ospitati in località Verduzio, segnalarono di non aver ricevuto fondi dal Comune. Nel settembre del 2018, quindi, in segno di protesta fu organizzata addirittura una protesta degli stranieri che impedirono al personale di entrare negli uffici (leggi qui).

La revoca del finanziamento

Dopo una serie di tira e molla con il Comune la coop avviò la procedura per il recupero crediti. L’epilogo della vicenda nei mesi scorsi con la revoca del finanziamento al Comune da parte del Ministero dell’Interno per una serie di criticità riscontrate.

Il Comune, sottolineando i problemi avuti con la Coop, propose ricorso al Tar, ritenendosi parte lesa, ha deciso di agire anche contro la cooperativa che gestiva il progetto Sprar. A rappresentare il Comune in giudizio sarà l’avvocato Felice Ferrara, del Foro di Vallo della Lucania.

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