Referendum: confronto a Castel San Lorenzo

Appuntamento il prossimo 18 settembre

Di Redazione Infocilento

Dopo il successo del primo dibattito politico giovanile dello scorso dicembre a Felitto, il prossimo 18 settembre, presso l’Aula Polifunzionale di Castel San Lorenzo , alle ore 19.00, si terrà la seconda edizione su un tema molto attuale: il referendum costituzionale 2020. I prossimi 20 e 21 settembre, infatti, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sulla modifica degli art. 56, 57 e 59 della Costituzione. La riforma prevede innanzitutto la riduzione del numero di parlamentari: da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi, vale a dire una riduzione dei seggi di circa un terzo del totale (inclusi i parlamentari eletti all’estero).

Vengono, inoltre, stabiliti un numero minimo, pari a tre, di senatori per Regione e un numero massimo, pari a cinque, di senatori a vita di nomina presidenziale. Il testo è stato già approvato, in seconda votazione, sia alla Camera che al Senato ma, in quest’ultimo caso, con la maggioranza assoluta. Non avendo dunque ottenuto la maggioranza qualificata dei due terzi in entrambe le camere, si è avviata la procedura referendaria. Si tratta di un referendum confermativo (quindi senza quorum): si vota sì per approvare la riforma, no per bocciarla. Ma quali sono le ragioni del “sì”? Quali quelle del “no”?

A discuterne saranno Raffaele Casella, membro del comitato Italia Viva Felitto, a favore della riforma, e Albino Miano, membro di InOltre – alternativa progressista, contrario. Modererà il dibattito Lorenza Mauro, segretario dei GD Alburni e Valle del Calore. La collaborazione di tanti ragazzi del territorio, appartenenti a gruppi politici diversi, si fonda sulla consapevolezza che il confronto permette a chi ascolta di cogliere i differenti punti di vista sulle tematiche più attuali e di scegliere consapevolmente da che parte stare o, nel caso specifico, cosa votare. Il fine ultimo di questi incontri è quello di far appassionare sempre più giovani ad una politica aperta al dialogo e basata sul rispetto delle opinioni altrui.

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