CASTELCIVITA. Sono due i medici che rischiano il processo per la morte di Vito Mastascusa. Il sostituto procuratore del Tribunale di Salerno, Mafalda Ciocada, ha chiuso le indagini preliminari. Due sanitari che ebbero in cura l’uomo, uno in servizio presso l’ospedale di Roccadaspide e l’altro presso il presidio ospedaliero di Eboli, sono accusati di omicidio colposo. Stralciata, invece, la posizione di altri tre sanitari in servizio presso il nosocomio cilentano.
Morì dopo dimissioni: i fatti
Vito Mastascusa, 67 anni, morì il 25 settembre dello scorso anno. 5 i medici inizialmente iscritti nel registro degli indagati, in servizio tra gli ospedali di Roccadaspide ed Eboli. Mastascusa nei giorni precedenti al decesso aveva accusato un malore e si era recato, dapprima, all’ospedale di Roccadaspide per accertamenti.
Qui i medici dopo gli esami di routine, non avendo trovato motivazioni per il ricovero, lo dimisero. Nelle ore successive l’uomo, febbricitante e dolorante, si era recato presso l’ospedale di Eboli. Ma anche qui i medici decisero di rimandarlo a casa. Alle prime ore del giorno seguente Vito Mastascusa morì.
Il medico curante, avendo sospetti sulle cause del decesso, non volle firmare il certificato di morte e, rappresentato il tutto al sostituto procuratore Mafalda Cioncada, fu disposta l’autopsia sulla salma.