SANZA. C’è grande soddisfazione per i numeri straordinari di visitatori che hanno caratterizzato l’estate 2020. Grande afflusso di turisti nei luoghi simbolo della montagna. L’Affunnaturo di Vallevona, innanzitutto, poi la vetta del Cervati ed il santuario mariano più alto del Mezzogiorno, quello della Madonna della Neve, posto sul Cervati a 1898 metri sul livello del mare. Un lavoro importante di promozione svolto dall’Ufficio di promozione turistica del Comune di Sanza e dall’Associazione Tre T che ha favorito anche la permanenza nei rifugi montani di Vallevona di centinaia di persone.
Boom di visitatori sul Cervati: “percorso di valorizzazione da i suoi frutti”
“Inizia a dare frutti importanti il lavoro di valorizzazione turistica che stiamo portando avanti da tre anni a Sanza – ha commentato il sindaco Vittorio Esposito – devo ringraziare per questo tutti coloro che ci hanno creduto e ci credono, con l’impegno quotidiano. Dai consiglieri comunali che hanno lavorato a far si che, ad esempio, non mancasse mai la fornitura di acqua a Vallevona, nei rifugi montani, all’associazione Tre T che ha curato decine di escursioni con centinaia di amanti della natura e della montagna che hanno affollato le nostre meraviglie ambientali. Ottimo poi il lavoro di promozione dell’Ufficio di Promozione Turistica che ha creato in poco tempo una rete di contatti importanti per promuovere il nostro territorio”, ha aggiunto il sindaco Esposito.
Madonna delle Neve: aumentano i visitatori al santuario
Grande soddisfazione anche per i numeri importanti registrati al santuario della Madonna della Neve. Nonostante le restrizioni per il Covid, il fatto che non si sia celebrato il millenario rito dell’ascesa al Cervati della Statua della Madonna della Neve, migliaia di persone tra luglio ed agosto, hanno visitato il santuario sul Cervati.
“Un lavoro sinergico con l’antica Arciconfraternita della Madonna della Neve, che devo ringraziare per tutto ciò che fanno, ha reso possibile questo grande successo di numeri importanti che man mano stanno divenendo l’elemento centrale per strutturare il sistema economico locale – ha aggiunto il vicesindaco Toni Lettieri – noi puntiamo a questo; lavoriamo per questo. Siamo consapevoli che il lavoro da fare è ancora impegnativo, ma siamo sulla strada giusta ed i numeri ci danno ragione”, ha concluso Lettieri.
Un turismo tutto italiano quest’anno sul Cervati, sono mancati gli stranieri, tuttavia ottime performance le ha registrate la ricettività locale. Quest’anno poi anche un turismo di ritorno di centinaia di persone, che attualmente vivono in altre realtà del Paese, che sono ritornati per vivere un periodo di vacanza in sicurezza, approfittando della bellezza della montagna e della vicinanza del mare, a meno di 15 minuti.
Le proposte per il futuro
“E’ questa la nostra proposta – ha affermato il presidente della Tre T, Giuseppe Catania – pacchetti turistici che mettono insieme le escursioni montane in luoghi di una bellezza unica, nel cuore del Parco del Cilento, e la possibilità di godere anche del mare splendido della costa cilentana. Lavoriamo per offrire il meglio dell’ospitalità e dei servizi turistici, consapevoli che chi decide di venire da noi ama il turismo lento, la semplicità del vivere un’esperienza unica in montagna, di certo non gradisce i servizi dei gradi alberghi che qui non ci sono e non ne sentiamo la necessità. Chi viene qui deve sentirsi parte della comunità, vivere nel paese e comprenderne gli usi ed i costumi. E’ questo ciò che offriamo”, ha concluso il presidente Catania.
Già a lavoro intanto l’ufficio di promozione turistica del Comune per proporre i pacchetti di offerta autunnale e poi quelli invernali con la bellezza della neve che caratterizza la vetta più alta della Campania, il Cervati.