Con l’inizio dell’ “estate settembrina” cominciano i primi bilanci di una stagione turistica, indubbiamente, tra le più difficili degli ultimi decenni. Assoturismo nazionale ha già quantificato i danni dei mesi di Giugno e Luglio a valere sulle imprese del settore turistico. La fotografia è quella di una situazione critica per molti territori e destinazioni turistiche, soprattutto per le città d’arte.
I campeggi hanno fatto registrare complessivamente un meno 3,5 milioni di arrivi, meno 35% con una perdita stimata di oltre 23 milioni di pernottamenti, il turismo ferragostano registra 30 milioni di presenze, meno 11% rispetto allo scorso anno con relativo crollo della spesa, insomma numeri che si potevano certamente immaginare ma che hanno generato unitamente al calo dei consumi una notevole desertificazione economica, per le città d’arte in primis, ma anche per tante località e destinazioni turistiche montane, collinari o balneari che esse siano. Si riscopre la vacanza anni 60 e 70 rappresentata di fitto estivi in casa con amici e parenti, romantica certamente, ma trasferire questa rinnovata abitudine nel 2020 non è certamente facile.
Molti numeri, tantissime presenze in tante località agostane, molto caos, molti affollamenti circa 20 milioni di persone hanno alloggiato in case sparse nella nostra penisola, seconde o terze case. Un dato sconvolgente se si pensa che nelle abitazioni private al mare si sono verificato i contagi più evidenti che hanno pregiudicato anche piccole comunità locali.
“Questa esperienza drammatica deve aprire le porte ad una nuova e più forte azione collettiva per quanto riguarda l’ospitalità e l’accoglienza – dichiara il Presidente Provinciale Raffaele Esposito – come Assoturismo provinciale di Salerno abbiamo intenzione di rinnovare i concetti del turismo lento e consapevole, di quello esperienziale, attraverso nuovi incontri e seminari in digitale e possibilmente, in linea con le disposizioni sanitarie promuovendo lungo tutta la provincia salernitana incontri territoriali, per rafforzare il ruolo della formazione professionale anche attraverso il nostro nuovo Cescot, anche per “governare” meglio i soggiorni nel settore extralberghiero ed alberghiero”.
“Puntiamo ad una ospitalità di qualità così come avviene spesso per i settori rappresentati dell’ospitalità e che sono spesso raccolti in reti territoriali ed in questo modo anche attraverso regolamenti interni condivisi riescono a garantire standard equilibrati di confort ed affidabilità per ospiti e territori di pertinenza. E’ questa la scommessa da vincere insieme e tutti, nessuno escluso, devono ritenersi non investiti dal malcostume purtroppo diffuso nel vedere decine di persone alloggiate magari in pochi mq di abitazioni spesso fatiscenti, quello della nostra associazione è un invito chiaro alle P. A. di darsi da fare adesso, visto il poco personale a disposizione, per regolamentare gli arrivi nelle case vacanza, specie quelle “fantasma” sconosciute ai più, rifugio abituale di persone non identificate che puntualmente minacciano la quiete e l’armonia delle nostre piccole e meravigliose comunità salernitane”, conclude.