POLLICA. Sono passati 10 anni da quella terribile notte del 5 settembre 2010, in cui il sindaco pescatore, Angelo Vassallo, venne ucciso da 9 colpi di pistola, 7 dei quali sono andati a segno. Il suo corpo fu ritrovato alle prime luci dell’alba nella sua auto, in una strada secondaria che porta alla sua abitazione.
Un decennio di indagini, lunghe e tormentate, prima affidate alla procura di Vallo della Lucania e poi assunte dalla Direzione distrettuale Antimafia di Salerno.
Angelo Vassallo: le ultime ore
Le sue ultime ore trascorse in vita il Sindaco Pescatore le passò al porto con i suoi concittadini e amici di sempre a parlare di mare e di pesca, quando all’improvviso si allontanò precipitosamente, quasi avesse un appuntamento con qualcuno, e proprio qualche giorno prima di morire aveva confessato di “aver scoperto qualcosa che non doveva scoprire”.
Le indagini
In tutti questi anni non è mai stata trovata l’arma del delitto, nè l’assassino. Sul registro degli indagati si sono susseguiti molti nomi senza mai trovare il reale colpevole.
Dieci anni e tre procuratori si sono avvicendati alla Procura di Salerno: Franco Roberti, Corrado Lembo e da febbraio Giuseppe Borrelli. Il primo sostituto a indagare è stata Rosa Volpe che le tenta tutte: intercetta mezzo paese, dispone il prelievo del Dna a decine di pollichesi, manda un avviso di garanzia al cosiddetto «brasiliano», Bruno Humberto Damiani, che era a Pollica e aveva precedenti per droga. Il Dna lo scagiona, dopo mesi la Procura archivia.
Cinque anni fa, Rosa Volpe diventa procuratore aggiunto a Napoli e lascia Salerno. Il fascicolo viene ereditato da Marco Colamonici, che archivia per «insussistenza di indizi» i sospetti sull’interessamento di Cagnazzo, oggi generale e comandante provinciale a Frosinone, nell’inchiesta. Si sondano pratiche amministrative, come la richiesta di concessione per uno stabilimento balneare che il generale dei carabinieri in pensione, il pollichese Domenico Pisani, chiese e non ottenne. O la famosa questione delle strade fantasma finanziate dalla Provincia di Salerno, tra cui il collegamento tra la frazione di Celso e Casal Velino, segnalata da Angelo Vassallo all’assessore Franco Alfieri. Piste senza esito.
L’ultima pista
L’ultima pista nasce due anni fa e ne parlano anche «Le Iene». Porta a un ex carabiniere di Castello di Cisterna, Lazzaro Cioffi, che era a Pollica dieci anni fa. È in carcere, arrestato dalla Dda di Napoli per collusioni con Pasquale Fucito, legato al gruppo camorristico di Caivano che controlla lo spaccio di droga al Parco Verde. I magistrati di Napoli segnalano a Salerno un anonimo che parla di interesse di Fucito nello spaccio di droga a Acciaroli dove «Cioffi è conoscitore della zona per i continui viaggi svolti ad accompagnare collaboratori di giustizia».
Un altro anonimo, probabilmente un carabiniere, scrive alle «Iene» e ricorda le segnalazioni sullo spaccio di droga ad Acciaroli, che provocarono un controllo dei carabinieri in alcuni camper dove sarebbe stato trovato anche Lazzaro Cioffi. L’ex carabiniere è indagato dalla Procura di Salerno per concorso in omicidio, ma non ha mai voluto rispondere al pm Colamonici. E c’è chi in questi anni ha messo a verbale che, poche sere prima di essere ucciso, Angelo Vassallo si fece accompagnare da due vigili urbani di Pollica sul porto di Acciaroli per fermare gli spacciatori.
Tante domande, tanti dubbi, come le 17 persone presenti sul luogo del delitto e che avrebbero potuto inquinare le prove.
La Festa della Speranza
Intanto oggi, in occasione dell’anniversario della morte di Angelo Vassallo, si terrà la Festa della Speranza presso il porto di Acciaroli.
La manifestazione prenderà il via alle ore 19 con la celebrazione della messa in ricordo del sindaco pescatore. A seguire, alle 19.45 il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, aprirà la serata con i saluti istituzionali. Alle ore 20 si svolgerà la cerimonia di consegna del premio letterario alla memoria di Angelo Vassallo, organizzato dall’associazione “Battiti di Pesca” e rivolto alle scolaresche.
Alle ore 20.40 invece, il decennale in ricordo di Vassallo si concluderà con la presentazione da parte della giornalista Mariateresa Conte del libro “La verità negata” con gli autori del volume, Dario Vassallo, e il giornalista Vincenzo Iurillo.