PETINA. “Petina che vogliamo o Petina che svendiamo?”. Così nell’intestazione del manifesto fatto circolare negli ultimi giorni nel centro alburnino da parte del gruppo consiliare Uniti per Petina. L’amministrazione D’Amato viene definita “incapace di gestire la macchina amministrativa”. Si parla di “assenteismo generale del sindaco e dei suoi ultimi reduci” durante l’emergenza covid e di caos legato ai rientri dall’estero e da altre zone di Italia.
“Ma i danni peggiori – accusano dalla minoranza – li ha fatti con la sciagurata gestione dei buoni spesa in cui si è capito che l’unico suo interesse fosse, come al solito, la spartizione delle prebende ad amici e parenti”.
Così si passa ad un’ulteriore polemica, relativa all’area Pip. Un lotto “svenduto” per 13 euro al metro quadro, mentre gli altri erano stati venduti a 25 euro al metro quadro, ha generato malcontento e critiche. “Ennesimo regalino o sana e ingenua incapacità?” si chiedono dalla minoranza che evoca anche altri casi simili. “A nostro avviso l’amministrazione dovrebbe valorizzare il patrimonio pubblico-privato ma purtroppo il loro orizzonte non va oltre il loro naso”.
In conclusione il gruppoparla dell’“auto regalo alla cooperativa sociale Il Sentiero per l’affidamento agli amici degli amici del servizio centro estivo”.
Pronta la replica del sindaco che ha rivendicato la continua presenza della sua squadra amministrativa durante la fase di emergenza. “Questa accusa di assenza la respingo al mittente. Abbiamo dato l’anima per risolvere i problemi”, dice Domenico D’Amato. Il primo cittadino ha respinto le accuse anche sui rientri. “Il sindaco, come le forze dell’ordine è un esecutore”.
E’ duro poi D’Amato sulla svendita del patrimonio comunale: “Loro partecipavano ad amministrazioni che vendevano beni pubblici con assegni fantasmi”, accusa. C’è pure la replica sui buoni spesa: “Oltre alla trasparenza e all’eguaglianza c’è la serietà e il sindaco ha mostrato il massimo della trasparenza, dell’uguaglianza e della serietà”.
Infine sul campo estivo: “Lo abbiamo demandato all’unico soggetto che ha manifestato disponibilità”.