AGROPOLI. Erano state raccolte delle firme. Oltre mille. Genitori ed altri cittadini avevano chiesto di evitare la soppressione di una sezione della scuola dell’infanzia del Primo Circolo Didattico di Agropoli. La richiesta, consegnata anche nelle mani del Governatore De Luca, non ha avuto esito. A settembre la scuola dell’infanzia Santa Maria delle Grazie perderà una sezione, nonostante l’emergenza Covid e la necessità di evitare le classi pollaio.
Ciò ha causato grande delusione soprattutto tra i genitori dei bambini. Il loro malcontento è ben evidenziato dalla lettera-denuncia di una mamma:
Ho appreso da pochi giorni la definiva notizia della mancata revoca della decisione dell’ufficio scolastico provinciale di Salerno di chiudere una sezione della scuola dell’infanzia del primo circolo didattico di Agropoli.
Mi è stato comunicato dalla Dirigente Scolastica. Ci ho messo un po’ per metabolizzare la cosa ed incanalare la mia rabbia in una lettera pubblica di denuncia.
La mia è la rabbia che rappresenta 1059 cittadini firmatari di una petizione che per ora non è valsa a niente. La rabbia di chi ha speso tempo ed energie per combattere una ingiusta scelta; di chi ci ha creduto e di chi si è illusa che il bene e il buonsenso potessero prevalere sugli interessi economici.
Le belle parole del Presidente di Regione Vincenzo De Luca sul contrasto alla formazione di “classi pollaio” sono state un ottimo inizio di campagna elettorale, che però è stato subito smentito nei fatti.
Posso affermare con serenità di essere stata presa in giro da colui che al telefono ed in video aveva annunciato misure a contrasto di tale decisione.
Non si è ritenuta l’istruzione pubblica una priorità su tutto il resto; bensì si è speculato con slogan e promesse sulla sicurezza sanitaria dei nostri bambini all’interno delle mura scolastiche.
Allo stato dei fatti non avremo più nella scuola dell’infanzia del centro città di Agropoli la sezione mista.
Ma solo cinque sezioni omogenee con minimo 23/24 bambini per classe.
In tempi di pandemia da Covid-19, quindi, avremo le tanto contrastate (solo a parole) “classi pollaio”.
Riduzione dell’organico docenti e accorpamento delle sezioni, queste sono state le “nostre linee guida” per il prossimo anno scolastico.
E, mentre noi cittadini firmavamo per denunciare questo misfatto, si tagliava ulteriormente riducendo anche il numero delle insegnanti di sostegno.
Aggiungo inoltre di essere personalmente
amareggiata, delusa e indignata per l’atteggiamento arrendevole e compiacente degli amministratori locali, che nulla hanno fatto per ribellarsi e difendere i propri bambini.
Non ho avuto una sola telefonata in merito, non un briciolo di appoggio ed interessamento per l’immenso lavoro svolto da noi genitori e da una classe docente mortificata nella loro professionalità!
Termino col dire che questa storia non finisce qui.
Continueremo a vigilare ad a compiere azioni di disturbo a contrasto di ciò che riteniamo irragionevole e inaccettabile.
I cittadini che credono nell’importanza dell’istruzione pubblica e della formazione culturale dei propri figli non staranno più zitti!