San Gregorio Magno. Si è tolto la vita Antonio Robertazzi, noto ristoratore locale

Sgomento ed incredulità in paese

Di Antonella Eleonora Pacella

La notizia è di quelle che lasciano sgomenti. Nessuno a San Gregorio Magno ed in tutti i paesi limitrofi, riesce a capire cosa sia successo al proprietario di un noto ristorante locale che, in una mattina come tante si è tolto la vita.
Lo scorso anno, senza il Covid 19 non c’era un giorno che “La Rosa dei Venti” non avesse il pienone, ed il cuoco, il titolare e colui che nel Ristorante ci passava più tempo: Antonio Robertazzi, di soli 56 anni, non riusciva ad esaudire tutte le prenotazioni.
Da marzo, quando la Pandemia si è abbattuta sul Mondo, non risparmiando il nostro Paese, tutte quelle prenotazioni sono state annullate.

Nessun rumore di piatti, nessuna pentola sul fuoco, nessun complesso che suona, nessuna sposa felice a tagliare la torta, nessun fiore, nessun fotografo, nessun parcheggio pieno.
E le scadenze, le bollette, e chissà cos’altro avrà fatto sentire Antonio un senso di vuoto, si è fermato troppo tempo, non ha corso più tra i fornelli e, ieri mattina, ha preso un fucile e, proprio in una stanza del suo locale, ha deciso di mettere fine alla sua vita.
Nessun biglietto, nessun perché, solo una moglie e due figli che lo cercheranno per tutta la vita quel perché, dipendenti, amici, colleghi e tutte le persone che hanno seduto alle sedie del suo famoso ristorante, o chi ne conosceva solo il nome, sono rimasti attoniti.

I carabinieri continuano le indagini, mentre il medico legale ha confermato la causa del decesso: suicidio.
Quello di Robertazzi è solo uno dei tanti ristoratori che hanno deciso di farla finita. E purtroppo, sono tante le persone che ricorrono a questo mezzo per mettere fine alla propria vita.
Per questo motivo sono stati attivati dei servizi online di ascolto e supporto a chi si sente in un momento di difficoltà.

Anche in Campania è operativo TELEFONO AMICO, sul cui sito:www.telefonoamico.it è possibile trovare tutti i contatti per avere un supporto.
“Un’altra soluzione è sempre possibile.
Siamo qui per aiutarti.
Il suicidio si può prevenire.
Non sei solo!”,
questo il messaggio presente sul sito:www.difesa.it, che invita i cittadini a parlare ed a chiedere aiuto, proprio perché il fenomeno è molto diffuso, o si può contattare il 112.

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