ASCEA. Sono in aumento le lamentele dei bagnanti che hanno scelto le spiagge di Ascea per le vacanze. Mesi addietro, il comune cilentano è stato pionere, sul territorio, di un metodo di distanziamento efficace. La fruizione delle spiagge pubbliche ha difatti previsto l’utizzo di piantane che garantiscono, per ogni ombrellone, una superficie di almeno 10 metri quadrati, in modo tale da poter prendere il sole e rilassarsi in piena sicurezza. Prevista anche la presenza di addetti alla sorveglianza dei varchi di accesso agli spazi liberi chiamati a verificare il rispetto delle norme anticovid ed a controllare il possesso dei pass istituiti dall’ente.
Il Sindaco D’Angiolillo ha fatto poi divieto di praticare sport per evitare possibili assembramenti.
Alcune di queste regole però sembrano non essere rispettate: “Ma dove sono i controlli?” dicono alcuni vacanzieri. “Sembra di essere tornati alla normalità, non è possibile” replica qualcun altro.
La gente del posto invece chiede maggiore vigilanza e di non abbassare la guardia. La stessa che nel lungo periodo di lockdown ha contraddistinto il Comune di Ascea per vigore e senso civico.