Il 4 agosto, all’interno della Sala dei francesi del Castello Angioino Aragonese di Agropoli è stata inaugurata la mostra del maestro Giuseppe Acone, “Colorite Miserie e Metafisica”, presente all’evento Francesco Crispino, delegato alla Cultura e ai Beni Culturali della città di Agropoli. Ad interpretare l’opera dell’artista il critico d’arte Antonella Nigro, che afferma: “Una pittura semiastratta, colori brillanti, distorsione della figura, mescolanza di resa cromatica ed effetto materico, evidenziano l’interesse dell’artista alla libera sperimentazione, un’arte naturale, diretta, intuitiva che si oppone ad una tradizione imprigionata in canoni. L’artista è creatore quasi inconsapevole, che dipinge per trovare un luogo, l’opera d’arte, dove davvero sia possibile dire tutto e, in questo viaggio, costruisce e disorganizza lo spazio, dispone e accenna fisionomie cariche di pathos e spontaneità. Una “follia appassionata” che, carica di una forte dimensione spirituale, presenta paesaggi e soggetti confusi, quest’ultimi spesso pervasi da sottili e vivaci inquietudini, la cui sincerità li riporta al loro primigenio messaggio: l’amore indiscusso e incondizionato. […]”.
Il colore, filo conduttore delle quindici tele esposte, è il mezzo mediante cui il pittore realizza la sua visione trascendentale della realtà. Una realtà dominata da ricordi e sensazioni personali, in grado di entrare in modo inconscio, in contatto diretto con lo spettatore che, scortato in ogni suo passo, nei meandri sognanti e allucinatori, giunge aldilà della visione retinica abbracciando i tratti circolari e le curve spigolose di un’emozione acerba, germoglio di una tranquillità turbata, tormentata, dalla solerzia di annullare ogni collegamento con la natura.
Le indagini di Giuseppe Acone, approdano ad una figurazione che si trasmuta in altro, la verosimiglianza dell’immagine, che, non più disegnata, ma partorita da massicce ed intense cromie, racconta la volontà di escludere il pensiero come mediatore tra l’esecutore e l’esposizione. Estraniato da ogni forma di raziocinio, l’artista nella sua purezza, decanta la magia incontaminata dei Totem, le maschere africane emblema di popoli che sfuggono dalla civilizzazione di massa, per vivere in armonia con la loro essenza primordiale.
La mostra, ad ingresso gratuito, patrocinata dal comune di Agropoli e dall’Associazione Culturale L’Ossimoro, è fruibile dal 3 al 15 agosto 2020, nei seguenti orari: 10:00/12:00 – 18:00/24:00.
Nunzia Giugliano