Roscigno: al via il restauro della statua della Madonna delle Grazie

L’operazione sarà lunga e complessa perché si tratta di una statua in materiale laterizio molto antica e pregevole

Di Katiuscia Stio

ROSCIGNO. La statua della Madonna delle Grazie ritornerà al suo antico splendore. Questa mattina, dopo la messa celebrata da don Antonio Romaniello nella cappella della Madonna delle Grazie, si è proceduto a staccare la statua dalla nicchia in cui era stata posta nel 1972, fascettata, imballata e fatta scendere e trasportata al laboratorio di restauro. I lavori di restauro di recupero conservativo sono affidati alla dottoressa Caterina Cammarano ed alla sua equipe di Ascea.

L’operazione sarà lunga e complessa perché si tratta di una statua in materiale laterizio molto antica e pregevole, autore è un ignoto scultore meridionale, risalente al sec. XV-XVI, su cui vigilerà l’occhio attento della Soprintendenza.

“La statua ha la particolarità di evidenziare la posa e i tratti del volto tipici della ieraticità bizantina, anche se lontani cronologicamente dall’altra scultura mariana presente a Roscigno – la Madonna dei Martiri- di fattura più arcaica” ( Marco Ambrogi, 2006, Fede e religiosità a Roscigno). Il culto della Madonna delle Grazie si diffonde dal XII secolo per opera dei frati francescani, ma fu nei secoli XVI e XVII che ebbe maggior risonanza nell’area alburnina, a Roscigno era molto radicato e veniva perpetuato anticamente nella cappella posta nell’antico borgo. Si racconta di un evento miracolistico: quando la statua venne trasferita dal vecchio al nuovo edificio, al muratore che la prese tra le mani vennero tutti i capelli bianchi, un evento che, per fortuna, non si è ripetuto oggi.

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