CAPACCIO PAESTUM. “Io non denigro, sono denigrato e mortificato in casa mia da esseri miserabili ed immondi solo per il perverso ed alterato sistema politico elettorale usato da Franco Alfieri. Io spezzerò questa schifosa catena che attanaglia una intera società dall’alto salernitano fino al profondo sud del Cilento! Voglio la morte totale di questo sistema costi quel che costi! Questo vigliacco uomo che fa il Sindaco del mio paese ha osato menzionare il mio onorato nome, profanato e oltraggiato la mia terra, iniziasse a tremare avere gli incubi derivanti dal sottoscritto, la sua ora è finita!”.
Questo il parziale contenuto di un post pubblicato ieri sui social e poi rimosso da un albergatore capaccese e diretto al sindaco Franco Alfieri. Accuse dure, per qualcuno minacce di morte, più verosimilmente accuse dirette al sistema politico più che alla persona.
Il primo cittadino capaccese, preoccupato per i toni, ha pensato bene di allertare i carabinieri che hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo. Quest’ultimo, però, ha negato l’accesso ai militari, riprendendo tutto in diretta Facebook.
Soltanto dopo un po’ i carabinieri sono riusciti ad entrare nell’abitazione trovando armi legalmente detenute e cartucce di vario calibro, quest’ultime non dichiarate. L’uomo è stato denunciato per detenzione abusiva di munizioni e le armi sono state sequestrate a scopo precauzionale. Sul posto erano presenti anche i sanitari del 118.