Assembramenti nel centro di Vallo: “si obblighi l’uso della mascherina nei weekend”

L'appello di forze politiche e cittadini

Di Costabile Pio Russomando

VALLO DELLA LUCANIA. “A mio avviso, alla luce di quanto accaduto nell’ultimo fine settimana, è opportuno che il Sindaco emetta un’ordinanza che obbliga l’uso della mascherina almeno nelle serate del venerdì, sabato e domenica,visto che è quasi impossibile evitare gli assembramenti da movida”. A parlare Pietro Miraldi, ex consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle, che ancora una volta torna sul problema degli assembramenti nel centro di Vallo. Già in passato forze politiche e cittadini avevano chiesto maggiori comtrolli in tal senso, tanto che l’amministrazione comunale di Vallo della Lucania per assicurare il rispetto delle norme covid e garantire al contempo più sicurezza contro alcuni episodi di microcriminalità che si erano registrati negli ambienti della movida, aveva avviato maggiori controlli d’accordo con le forze dell’ordine operanti sul territorio.

Ma gli assembramenti sembrano non aver fine è così nel weekend il centro cittadino si è nuovamente affollato e, stando alle tante segnalazioni, la gran parte dei presenti non indossava dispositivi di protezione e non osserva il distanziamento. Un problema che c’è chi chiede di risolvere con maggiore attenzione in particolare in occasione di eventi e nel sabato notte, quando sono soprattutto i giovani a riversarsi in strada e davanti ai locali.

In realtà quello degli assembramenti non è un problema che riguarda soltanto Vallo della Lucania, ma tutti i comuni cilentani e in particolari quelli costieri dove ai tanti cittadini si aggiungono i vacanzieri che si affollano davanti stabilimenti balneari, bar, pub ed altre attività notturne.

Ad Agropoli nella giornata di sabato Carabinieri e capitaneria di porto hanno eseguito ben 40 multe non soltanto per il mancato rispetto delle regole sulla circolazione stradale ma anche perché tanti ragazzi non osservavano le norme anti covid.

Il sindaco di Casal Velino Silvia Pisapia, invece, ha imposto la chiusura delle attività entro le 2 di notte quale misura a contrasto degli assembramenti, suscitando anche qualche malumuore.

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