Trentuno contagi nel Cilento e quasi 200 tamponi da analizzare. E’ questo il quadro dell’emergenza coronavirus sul territorio. Il Governatore Vincenzo De Luca ha ridimensionato notevolmente la situazione parlando di virus portato da turisti romani giunti in vacanza sul territorio campano. La situazione che preoccupa di più è a Pisciotta: 17 i contagi nel piccolo comune del basso Cilento (persone di Salerno e Napoli), tutti ricollegabili a soggetti che avevano partecipato ad una cena a casa di un medico salernitano poi risultato positivo.
Per evitare la diffusione del covid sono stati disposti oltre cento tamponi in paese i cui risultati si conosceranno nelle prossime ore. Il sindaco Ettore Liguori ha disposto l’obbligo di mascherina anche all’aperto, stesso provvedimento preso nella vicina Centola, ma solo in alcune zone e in alcuni orari. Sono tutti sulla via della guarigione, invece, i sei contagiati di Capaccio Paestum, così come i 3 di Casal Velino.
Ad Agropoli, invece, si è giunti a 5 casi, ricollegabili ad un 21enne rientrato da una vacanza a Capri. Ma nelle ultime ore è emerso il timore anche per una festa di laurea svoltasi in una struttura della zona alla quale uno dei contagiati ha partecipato. Potrebbe essersi diffuso lì il contagio. Nel rispetto delle norme anticovid, però, l’attività ha conservato l’elenco dei presenti che sono stati già individuati. Oltre cinquanta i tamponi che dovranno essere analizzati.
Intanto ieri hanno riaperto i locali della movida agropolese. Timori emergevano per possibili assembramenti in piazza della Mercanzia ma la serata si è svolta senza particolari problemi. Il sindaco Adamo Coppola ha comunque assicurato che i controlli saranno più rigidi.
Resta l’incognita Stio. Per un uomo sottoposto a tampone, risultato positivo e poi ricoverato, si è deciso nuovamente di disporre l’esame. Il primo potrebbe essere falsato ma finché non se ne conoscerà l’esito non sarà possibile dirlo. Escluso, invece, un nuovo contagio su un anziano di Castelnuovo Cilento.