VALLO DELLA LUCANIA. La fontana dei 4 leoni, uno dei simboli della città, torna in funzione dopo un lungo periodo di inattività. Lo fa nel giorno più caro ai vallesi, quello della festività di San Pantaleone, patrono del comune e della diocesi.
La fontana era stata soggetta a lavori di restauro ma non è stata più attivata. Di fronte ai tanti interrogativi dei cittadini che ne chiedevano il ripristino, il sindaco Antonio Aloia aveva chiarito che, benché l’opera si presentasse in ottimo stato grazie ai lavori di recupero, essa presentava delle perdite.
Sarebbe dunque stato necessario individuare i problemi e quindi riparare la fontana.
Fontana dei 4 leoni: le opere di restauro
Nelle scorse settimane l’Ente ha dato il via alle opere che hanno garantito la manutenzione, il risanamento e l’impermeabilizzazione della fontana. La spesa è stata di circa ottomila euro. Una cifra che è arrivata in parte dalla devoluzione di una quota dell’indennità di funzione e di carica del sindaco e dei componenti della giunta.
I lavori hanno permesso di intervenire sulle perdite determinate dall’erosione causata dall’azione degli agenti atmosferici, del materiale per la stuccatura delle fughe e la giuntura dei blocchi di pietra della vasca; l’ispezione effettuata sulla fontana, inoltre, aveva anche permesso di individuare una fessurazione che avrebbe potuto compromettere la stabilità, pure questa ripristinata. Infine sono state rimosse le croste sottili di calcare e di infestazioni microbiologiche che rischiavano di determinare il progressivo deterioramento dei materiali.
La conclusione dei lavori
Nei giorni scorsi il cantiere è stato completato ed oggi, nel giorno di San Pantaleone, la fontana è tornata a funzionare.
Fontana dei 4 leoni, la storia
La fontana dei 4 leoni si trova in Piazza dei Martiri. E’ posizionata all’interno dei giardini il cui ampliamento, nel 1846, portò anche alla progettazione della fontana delle Quattro Sfingi Leonine che sorse dopo il 1849, e che fu impiantata per commemorare i martiri della rivolta del 1828. Essa si trovava a pochi passi dal seminario diocesano e di fronte del palazzo di giustizia, prima del suo trasferimento in una sede nuova, e del cambio di destinazione, per ospitare gli uffici dell’ex Azienda Sanitaria locale Salerno 3.
La piazza e la fontana furono realizzate per permettere un ingresso più decoroso, con una piazza grande, di forma ellittica, che potesse esaltare il patrimonio ambientale ed essere il simbolo della civiltà e della storia vallese.