I Carabinieri della Compagnia di Vallo della Lucania hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare personale, due pregiudicati, un ventenne e un cinquantenne napoletani, i quali, lo scorso mese di febbraio, si erano recati a Sacco, dove avevano preso di mira un’anziana donna sola, derubandola dei suoi averi: individuata l’abitazione dell’anziana e realizzato che la malcapitata viveva sola, i due malviventi si erano recati presso la sua abitazione, e con il pretesto di venderle un quadro rappresentante un’immagine sacra e di devolverne il ricavato agli orfani, erano riusciti ad entrare nella sua abitazione, e distraendola, avevano fatto razzia del denaro contante da lei custodito in casa, frutto dei suoi risparmi, nonché dei gioielli di famiglia.
Un gesto meschino e subdolo che aveva toccato l’anziana nei suoi affetti più cari, privandola dei ricordi di una vita, lasciando nello sgomento la piccola comunità di Sacco, popolata prevalentemente da anziani, e suscitando forte allarme sociale. Le immediate indagini degli uomini della Stazione di Piaggine, dirette dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania non hanno tardato a dare i loro frutti. A dare il via alle indagini le immagini captate dai sistemi di videosorveglianza del luogo che hanno consentito ai militari dell’Arma di risalire all’autovettura utilizzata dai due malviventi, riconosciuti dagli investigatori perché già sottoposti a controllo alcune settimane prima in località limitrofe.
L’attività è proseguita con ulteriori accertamenti che hanno portato all’identificazione certa dei malviventi – già noti alle forze dell’ordine – dediti alla consumazione di reati predatori con il medesimo “modus operandi” su tutto il territorio campano, caratterizzato dalla scelta, non a caso, delle potenziali vittime tra donne sole e di età avanzata, raggirate facendo leva sui sentimenti più profondi quali la fede e la carità per il prossimo di chi, come gli anziani, a volte, con un sorriso o un’attenzione può sentirsi disposto a concedere la propria fiducia a chi se ne finge degno. Inevitabile che vi sia chi di tutto questo tenti di approfittare escogitando le strategie più varie per scalfire la naturale diffidenza delle proprie vittime (a tal proposito, la prudenza non deve mai venir meno e, in caso di dubbi, occorre sempre rivolgersi alle forze dell’ordine e non aprire mai a sconosciuti) ma, questa volta, ad essere inevitabile, per i due malfattori, è stato il carcere di Napoli Poggioreale.