Riceviamo e pubblichiamo integralmente, di seguito, la nota stampa da parte della minoranza del comune di Perdifumo “Io voglio vivere qui”.
In questi giorni tutti i cittadini perdifumesi hanno subito l’effetto dell’assenza totale di programmazione di investimenti:
1. ACQUA CHE NON ESCE DAI RUBINETTI, PESSIME TURNAZIONI DELL’ACQUA, POCO RISPONDENTI ALLE VERE ESIGENZE DEI CITTADINI E, SOPRATTUTTO, NON SEMPRE RISPETTATE;
2. MISSIVE DI COSTITUZIONE IN MORA INERENTI IL 2015 SPESSO RICHIAMANTI FATTURE CON NUMERI E IMPORTI DIFFERENTI RISPETTO A QUELLE ORIGINARIAMENTE INVIATE E, NON RARAMENTE, GIÀ PAGATE DAI CITTADINI. UN GRANDE DISAGIO PER TUTTI COLORO CHE SONO STATI COSTRETTI A INVIARE COPIA DELLE RICEVUTE DI PAGAMENTO O A RECARSI PRESSO GLI UFFICI COMUNALI PER ESIBIRLE. CHI PAGHERÀ PER LE TANTE RACCOMANDATE INVIATE SENZA TITOLO AI CITTADINI NON MOROSI?
3. FATTURE DELL’ACQUA DEL 2017 INVIATE NONOSTANTE LA PRESCRIZIONE BIENNALE PREVISTA DALLA LEGGE DI BILANCIO 2018. LA COMUNICAZIONE ALLEGATA ERA INCOMPLETA, PRIVA DI FIRMA ED IL MODULO PER ECCEPIRE LA PRESCRIZIONE NON ERA PRESENTE. SOLO DOPO LE NOSTRE RIMOSTRANZE, È STATO PUBBLICATO IN UN ANGOLO REMOTO DEL SITO DEL COMUNE;
4. IN QUESTI MESI, È STATO INOLTRATO UN NUMERO DAVVERO ECCESSIVO DI FATTURE, IL TUTTO È AVVENUTO SENZA IL RISPETTO DELLE INDICAZIONI ARERA (ART. 4 DEL TIF) E SENZA TENER CONTO DELLA PARTICOLARE CONGIUNTURA ECONOMICA CHE STIAMO ATTRAVERSANDO (COVID-19);
5. STRADE PIENE D’ERBA E DI BUCHE, PRIVE DI SEGNALETICA E PERICOLOSE.
6. IL COMUNE DI PERDIFUMO, COME AL SOLITO, NON C’È. ACCADDE GIÀ PER IL METANODOTTO, ERAVAMO TRA I POCHI A NON ESSERCI. ORA ACCADE PER I FONDI DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE. QUANTE OCCASIONI DOBBIAMO ANCORA PERDERE? PER FORTUNA IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE HA PUBBLICATO UN NUOVO AVVISO.
Tutto ciò ha alimentato nei cittadini un senso di smarrimento e indignazione. L’assenza totale di una strategia per la crescita del territorio si evince anche da alcuni piccoli simbolici episodi. È davvero possibile convocare e prepotentemente svolgere un consiglio comunale, “in presenza e a porte chiuse”, nonostante normative nazionali e regionali di senso contrario, nonché il disappunto unanime della minoranza? Cosa ancor più grave trasmettere quel consiglio comunale esclusivamente sulla pagina Facebook della lista del Sindaco. Diciamoci la verità, quel consiglio comunale è stata una forzatura politica, tutto quel gran casino solo per nominare la “Commissione Locale per il Paesaggio”?
Detta Commissione, peraltro, era già scaduta diversi mesi prima e si poteva nominare anche prima del Covid-19.
Il modus operandi di questa pseudo-maggioranza non ci appartiene. Noi avevamo chiesto un consiglio comunale straordinario monotematico e telematico per parlare delle esigenze dei cittadini e delle attività economiche locali durante la crisi Covid-19. Non ci hanno ascoltato, forse, per loro, questa non era una priorità. Tant’è che, nel corposo ordine del giorno di quel consiglio (11 punti), non è stato inserito nessun punto inerente il Covid-19.
Hanno evidentemente ritenuto sufficiente consegnare pacchi alimentari e buoni spesa (buoni spesa erogati con fondi assegnati a tutti i comuni dalla Protezione Civile).
Con una mano consegnavano pacchi e con l’altra bollette dell’acqua!!!
Non abbiamo condiviso, neanche in questo caso, il modus operandi ed il modello organizzativo (diciamo così per essere sobri). Molte sono state le lamentele dei cittadini.
Ci è dispiaciuto che nel comitato organizzativo comunale “C.O.C.”, che si è occupato della gestione della crisi, non è stato invitato a partecipare nessun membro dell’opposizione, avremmo potuto dare un contributo.
Proseguiamo e proseguiremo la nostra attività politica con coerenza e con lo stesso entusiasmo. Continueremo a rappresentare i tanti cittadini delusi dalla solita “politica politicante”.
In questi anni, il gruppo “IO VOGLIO VIVERE QUI” si è fatto portatore, spesso solitariamente, di tante giuste istanze della cittadinanza, occupandosi di diverse problematiche e ottenendo molti risultati. Sin da subito ci siamo occupati delle bollette dell’acqua 2017, felici che altri ci abbiano seguito sul tema. Siamo convinti della necessità di dare maggiori tutele e diritti ai cittadini perdifumesi. Per questo motivo abbiamo deciso di rispondere pubblicamente alle domande che più spesso i cittadini ci hanno posto.
QUALI SONO LE FATTURE PRESCRITTE?
L’art 4 della legge di bilancio 2018 e la delibera Arera n. 547/2019 prevedono che nei casi di fatturazione di importi riferiti a “consumi risalenti a più di due anni, con scadenza successiva al 1 gennaio 2020”, l’utente finale (il cittadino) possa eccepire la prescrizione biennale. L’allegato “b” della stessa delibera Arera, prevede addirittura “la facoltà del gestore di rinunciare autonomamente ad esercitare il proprio diritto di credito relativamente agli importi oggetto di prescrizione”.
Potevano rinunciare automaticamente a queste fatture prescritte. In questo periodo cosi’ difficile, sarebbe stata cosa sicuramente gradita dai cittadini.
COME PROCEDERE PER ECCEPIRE LA PRESCRIZIONE DELLE FATTURE DELL’ACQUA?
Bisogna compilare l’apposito modulo presente sul sito del comune, disponibile anche presso gli uffici comunali o qualsiasi modulo generico e inoltrare, allegando documento di identità, via pec o a mezzo raccomandata. E’ anche possibile protocollare l’istanza presso gli uffici comunali.
CASA FARE SE IL COMUNE RIGETTA L’ISTANZA?
Premesso che:
• molti cittadini hanno già presentato l’istanza e, come ci aspettavamo, il comune le sta rigettando. Invitiamo tutti a non avere alcuna perplessità nel proseguire l’iter. Infatti, le motivazioni del comune, su cui fonda il rigetto delle istanze di prescrizione, sono davvero poco solide. In molti casi, ad esempio, si parla di mancato invio di dati per l’aggiornamento del contratto. I cittadini ci riferiscono di non aver ricevuto nessun avviso da parte dell’ente in merito all’aggiornamento del contratto. Oltretutto, l’invio tardivo delle fatture dell’acqua è sicuramente una prassi sbagliata – sono anni che il comune invia le fatture con grande ritardo – che non deve gravare sui cittadini. L’invio tardivo di fatture è sanzionato dall’Arera, addirittura il fornitore dovrebbe erogare un rimborso automatico nel caso di ritardi nella fatturazione (ART. 16 DEL TIF). Inviare le bollette dopo anni, oltretutto, non permette un controllo preciso dei propri consumi (difficile, in questo modo, eccepire qualsiasi errore del fornitore);
• per intraprendere qualsiasi azione legale, nel caso delle fatture dell’acqua, non è obbligatorio esperire preventivamente il tentativo di conciliazione, l’utente finale (cittadino) può volontariamente adire il servizio di conciliazione Arera compilando il format presente sul sito conciliazione.arera.it (bisogna registrarsi, compilare ed inoltrare l’istanza on-line) o adire altri organismi di mediazione iscritti all’elenco ADR delle Autorità: https://www.arera.it/allegati/consumatori/ElencoOrganismiADR.xlsx
COSA ACCADE DOPO L’ISTANZA AD ARERA O AD ALTRO ORGANISMO DI MEDIAZIONE?
L’organismo di mediazione, qualsiasi esso sia, tenta una mediazione tra il comune (fornitore) ed il cittadino (utente finale). Diversamente le parti potranno adire le vie legali. Ricordiamo ai cittadini che le fatture dell’acqua non sono un tributi, ciò significa che il fornitore non può pignorare nulla se non ottiene una sentenza favorevole di un giudice.
NOI CI SAREMO PER ASSISTERE TUTTI I CITTADINI IN OGNI FASE DELLA PROCEDURA.
SE DOVESSE ESSERCENE IL BISOGNO, ORGANIZZEREMO UNA CLASS-ACTION.
Siamo disponibili sulla nostra pagine Facebook “io voglio vivere qui”, per assistervi e consigliarvi. Contattateci e facciamo rete.
Il prossimo anno i cittadini del comune di Perdifumo saranno chiamati a decidere quale sarà il modello politico amministrativo che dovrà rappresentarli e potranno finalmente scegliere se continuare con chi gestisce in questo modo la cosa pubblica (mancata programmazione, assenza di investimenti, mancanza di strategia di crescita per il territorio, giovani e famiglie tutt’oggi costretti ad emigrare, continui disagi a scoraggiare le attività economiche, mancanza di acqua e luce, viabilità pessima) oppure finalmente una politica fatta di sviluppo, che si preoccupa di valorizzare il territorio, di programmare con una visione politico-amministrativa, di dare servizi efficienti e moderni e, quindi, un futuro a questa comunità.