Che sarà mai un vasetto di melanzane sott’olio? Una tradizione secolare con dentro amore e poesia del nostro territorio. Non c’è “regalo” più gradito dai turisti che affollano il nostro Cilento che ‘u buccaccio ri mulignane sutt’uoglio’.
Vediamo come preparle rispettando le dovute norme igiencosanitarie.
Lavare, asciugare accuratamente e pelare 2 kg di melanzane, tagliarle a listarelle non molto spesse, lasciarle cadere in un recipiente preferibilmente in acciaio riempito per metà di acqua con l’aggiunta di due pugni di sale e due limoni tagliati a spicchi (il limone serve per non far annerire le melanzane). Una volta tagliate tutte le melanzane, strizzarle ben bene e porle in un altro recipiente sempre in acciaio con due pugni di sale grosso, coprire con un piatto e metterci sopra un peso. Lasciarle macerare per 48 ore. Trascorsi i due giorni, strizzare ancora ben bene le melanzane e porle in un altro recipiente in acciaio con 500 ml di aceto di vino bianco, stesso procedimento, mettervi sopra un piatto con un peso e lasciarle per ulteriori 48 ore. Trascorso questo tempo di posa, strizzare bene e mettere le melanzane in un recipiente, condire con aglio a pezzettini, origano e se piace peperoncino piccante. E via nei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati, pressarle bene e aggiungere fino all’orlo olio di oliva, lasciare che l’olio arrivi al fondo ed aggiungerne ancora fino a coprirle del tutto. Chiudere i vasetti e conservare in in un luogo fresco e asciutto.
Attenzione a lavorare in un luogo sanificato affinché la conservazione avvenga senza contaminazioni. Le conserve fatte in casa hanno bisogno di cura, l’alterazione potrebbe essere molto pericolosa. Si consiglia sempre di utilizzare recipienti in acciaio e vasetti sterili con tappi nuovi. Si raccomanda inoltre di utilizzare prodotti freschi e non trattati.
Le melanzane sott’olio sono sempre gradite, buone da accompagnare ad una insalata di pomodori, su di una bruschetta o da gustare con dei formaggi locali insieme ad un buon bicchiere di vino rosso.