Venerdì 17 per i superstiziosi è sinonimo di sventura. Un pregiudizio. Ma ieri nel Cilento è stata davvero una giornata infausta con due tragiche morti che si sono sommate a quella registrata sempre in drammatiche circostanze 24 ore prima. Erano le 10 di giovedì 16 luglio quando Carlo Alberto Rubano, 67enne residente a Napoli ma originario di Valle dell’Angelo, è morto nel suo fondo agricolo di Piaggine. Aveva acceso un fuoco, ma non era riuscito a governarlo. Le fiamme si erano diffuse velocemente tanto che l’uomo, forse per un malore o forse per un’intossicazione, è deceduto. Una tragedia immane accompagnata il giorno dopo da altri due decessi.
Il Cilento, infatti, si è svegliato apprendendo la notizia della morte di un giovanissimo: Carlo Marino (leggi qui). Aveva 25 anni era anche lui originario di Napoli ma domiciliato a Caprioli, frazione costiera di Pisciotta. Durante la notte stava probabilmente tornando a casa quando la sua auto, una BMW è uscita di strada, ha travolto una struttura posta a margine della carreggiata e dopo un volo di circa venti metri ha terminato la sua corsa sulla spiaggia.
Gravissime le condizioni del giovane trasportato all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, ricoverato in rianimazione. Ed è qui che è deceduto ieri mattina. Carlo era molto conosciuto in zona, adorava il Cilento, amava trascorre il tempo tra gli uliveti di Pisciotta e il mare di Caprioli e Palinuro. In tanti nell’apprendere della tragedia sono rimasti colpiti e affranti per l’accaduto. La dinamica è al vaglio dei carabinieri. Perché la Bmw mentre percorreva via Saline è uscita di strada? Lo diranno le indagini dei militari intervenuti insieme ai sanitari del 118 e ai vigili del fuoco.
Ma Carlo non è stata l’unica vittima di un triste venerdì 17. Poche ore dopo un altro tragico decesso. E’ morto da eroe, qual è un vigile del fuoco, Claudio Nicoletti, 53 anni. Nella mattinata, intorno alle 10, il pompiere, in quel momento fuori servizio, si era impegnato nel salvare il papà ed altri presenti dalle fiamme che erano divampate in un box auto di località Borgonuovo, a Capaccio Paestum. Le fiamme, innescate probabilmente da una canna fumaria, si sono poi diffuse nel garage. Una situazione di pericolo considerata anche la presenza di bombole. Ecco allora che il vigile del fuoco si è messo a lavoro senza sosta per aiutare i presenti ad allontanarsi. Quando l’incendio è stato spento, grazie anche all’intervento dei colleghi, la vittima ha accusato un improvviso malore. Si è subito compresa la gravità della situazione tanto che è intervenuta in suo soccorso un’eliambulanza. Proprio durante il tragitto per raggiungere l’ospedale “Ruggi” di Salerno Claudio Nicoletti è deceduto lasciando un vuoto profondo in quanti lo conoscevano che lo descrivono come una persona disponibile e gentile.
Il Cilento assiste a tre drammatici decessi nell’arco di 24 ore. Il tutto ad una settimana di distanza da un’altra tragica morte, quella di Federico Giuliano, 31 anni, scomparso il 9 luglio a Marina di Camerota: la sua moto si schiantò contro un muro e il giovane perì sul colpo.