Punti nascita di Polla e Sapri a rischio? Ministero: responsabilità della Regione

"Colpe scaricate sul Ministero ma il parere non è vincolante"

Di Redazione Infocilento

“Abbiamo salvato i punti nascita di Polla e Sapri”. Parole del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il presidente della giunta regionale è stato però smentito dal Governo. Il Ministero della Salute, era stato accusato di aver espresso parere negativo alla richiesta di deroga per i tre punti nascita di campani a rischio, ovvero Sapri, Polla e Piedimonte ed allora ha voluto chiarire la situazione,

“Attualmente è in itinere l’invio alla Regione del parere ufficiale che il comitato percorso nascita ha espresso nella riunione del 2 luglio scorso per i tre punti nascita in oggetto. Si precisa che il comitato percorso nascita è un organismo tecnico, insediato al ministero, che si avvale della competenza di esperti nominati dall’Iss, dall’Agenas, nonchè, in particolare, di tre esperti nominati dalla Commissione Salute delle Regioni, pertanto il ministro della Salute non può che prendere atto dei pareri formulati dal suddetto comitato”, fanno sapere dal Ministero. E aggiungono: “le Regioni, in virtu’ dell’autonomia organizzativo gestionale conferita dalle modifiche del titolo V della Costituzione, hanno la facolta’ di definire la propria rete dei punti nascita a prescindere dai pareri consultivi espressi dal comitato Pn, assumendosene la piena responsabilita’ qualora disallineati rispetto a quanto previsto dall’Accordo 16/12/2010, dal Dm 11/11/2015 e dal Dm 70/2015. La Regione Campania, in sede di comitato percorso nascita, ha ufficializzato l’intenzione di voler procedere a una nuova programmazione del percorso nascita, pertanto tavolo e comitato Pn restano in attesa del nuovo documento di programmazione che, a tutt’oggi, non e’ arrivato”.

Sul caso è intervenuto anche il senatore Francesco Castiello che non ha risparmiato stoccate a De Luca: “Via via che si avvicina la data delle elezioni regionali (20 settembre) don Vincenzo alza il tiro ed il livello delle fanfaronate. Ha avuto il coraggio, l’altro giorno, all’inaugurazione dell’ectoplasmico Ospedale di Agropoli (un pronto soccorso senza chirurgia d’urgenza: solo apparenza e niente sostanza) di menar vanto di aver salvato lui i punti nascita degli Ospedali di Polla, Sapri e Vallo (I° atto della farsa). Sennonché carta canta: il Decreto apparso sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 82, 12 novembre 2018, che ha disposo la disattivazione dei punti nascita di Polla e Sapri con decorrenza dal 1 gennaio 2019 ed il rinvio di un anno per la chiusura di quello di Vallo della Lucania, porta la firma Vincenzo De Luca. Don Vincenzo ha scaricato sul Ministero della Salute la responsabilità di questa decisione, facendo finta di ignorare che il parere ministeriale sfavorevole alla conservazione dei suddetti punti nascita, in quanto registrano un numero di nascite all’anno inferiore alla soglia di 500, non è vincolante e la Regione, per giustificato motivo, può disporre diversamente (II° atto della farsa)”.

“I punti nascita di Polla, Sapri e Vallo sono per fortuna sopravvissuti per la rivolta popolare, a Sapri in particolare dove furono innalzate le barricate. La sopravvivenza dei punti nascita è frutto della paura di un’insurrezione popolare e della perdita di voti, non certo della generosità del Governatore – illusionista (III° atto della farsa). Perdita di voti che sarà comunque inevitabile perché i Cilentani non dimenticano e soprattutto non tollerano essere presi per il naso. Meglio sarebbe stato rimanere in silenzio osservando gli insegnamenti dell’abate Dinouart, autore di L’art de se taire (l’arte del tacere)”, ha concluso il senatore.

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