Agropoli, gestione posidonia: due proposte di Coppola. La Porta: “solo chiacchiere”

Coppola ha in mente due proposte per la gestione della posidonia, ma La Porta si mostra perplesso: "C'è molta confusione"

Di Ernesto Rocco

AGROPOLI. “Il Comune non ha dato alcuna risposta alla petizione sulla gestione della posidonia. Dobbiamo risolvere il problema, Agropoli è una città che ha bisogno della spiaggia”. Così il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Mario Pesca, nell’ultimo consiglio comunale. Ancora una volta all’attenzione dell’assise è finita la questione delle “alghe” spiaggiate e da anni accumulate alla Marina e al Lido Azzurro. Sul caso i pentastellati avevano avviato anche una petizione per chiederne la rimozione ma senza ottenere risposta dall’Ente. In seguito anche alle sollecitazioni del Difensore Civico della Campania è poi arrivata la discussione nell’assemblea.

Non è possibile che ogni anno a luglio ci sono le ruspe che portano via le alghe. E’ necessaria una gestione straordinaria per rimuovere gli accumuli per poter poi gestire ordinariamente ogni anno i nuovi spiaggiamenti”, ha evidenziato Pesca.

E’ stato il sindaco Coppola a replicare, ricordando come ancora oggi c’è ancora un problema di carattere normativo che non permette la facile risoluzione del problema.

Abbiamo avviato un doppio canale per farci trovare pronti rispetto al passato – ha detto il primo cittadino – prima era facile, la posidonia veniva trasportata in un terreno e smaltita, oggi non è più possibile”. Due le strade: la prima prevede un percorso normativo (che però non è ancora legge) per il riaffondamento in mare della posidonia. Il Comune ha proposto una conferenza di servizi per un progetto sperimentale da realizzare proprio ad Agropoli per riaffidare la posizione a mare. A questo fine era necessario l’ok del Ministero ma l’emergenza covid ha fatto slittare tutto.

La seconda opportunità è quella di trasferire la posidonia negli impianti di compostaggio utilizzandola come ammendante, previa separazione da sale e sabbia. Una strada già avviata in altre Regioni come la Toscana. Anche in questo caso si è pensato con l’ente regionale ad avviare un progetto pilota che dovrebbe poi portare a realizzare impianti simili sul territorio. Per un primo test le alghe potrebbero essere trasferite proprio in Toscana in modo da valutare la proposta.

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Consiglio Massimo La Porta, mostrandosi contrariato per le soluzioni proposte: “C’è molta confusione su questo tema – ha detto La Porta, già assessore al porto e demanio – Non si ha contezza sui numeri e sulle cifre che richiederebbe anche il trasporto. Sono certo che l’anno prossima avremo di nuovo la posidonia spiaggiata. Non siamo ottimisti, il progetto è fatto di numeri, non di chiacchiere”. La soluzione? “Basterebbe semplicemente una legge regionale”.

Lo scambio di vedute tra Coppola e il presidente del Consiglio conferma come il consiglio comunale sia una polveriera e agosto si preannuncia un mese rovente, in cui potrebbero esserci clamorose novità.

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