AGROPOLI. È stata oggetto di un’interrogazione in consiglio comunale la vicenda relativa all’ospedale civile di Agropoli. A sollevare il caso il consigliere comunale Gisella Botticchio che ha chiesto l’intervento dell’assessore delegato alla sanità Rosa Lampasona. Quest’ultima era però assente e così è intervenuto il sindaco Adamo Coppola a dire la sua sulla situazione del nosocomio concittadino.
La cerimonia inaugurale da parte del governatore Vincenzo De Luca ha scontentato gran parte dei cittadini Agropoli e del suo comprensorio.
Ospedale di Agropoli, promesse disattese
Come anticipato all’indomani da InfoCilento, infatti, il presidio non ha attivi tutti i servizi annunciati (leggi qui). Se il laboratorio d’analisi funzionava h24 già dal primo giugno, la radiologia continua ad essere attiva soltanto per 12 ore. Ma anche il personale è inferiore al necessario e questo, insieme alla necessità di eseguire alcuni interventi strutturali relativi alla pavimentazione in pvc, non permette la definitiva attivazione delle sale operatorie e del week surgery. In stand by anche la rianimazione.
Al momento gli unici servizi in più che vengono offerti dopo la parata del Governatore De Luca sono relativi al pronto soccorso laddove sono presenti rianimatore e cardiologo. Poco rispetto a quanto annunciato che già rappresentava una delusione per la comunità che chiedeva la possibilità di reinserire l’ospedale di Agropoli nella rete dell’emergenza. Così non è poiché i codici rossi e i codici gialli non vengono trasportati ad Agropoli, mentre per gli altri si valuta di volta in volta a seconda della necessità. Insomma tutto è proprio come prima.
Le polemiche in consiglio comunale
Ciò è bastato per far sì che il consigliere Gisella Botticchio definisse la riapertura dell’ ospedale come “una farsa”, accusando il sindaco di Agropoli e la sua maggioranza, in particolare quella del PD, di non aver fatto abbastanza per opporsi a questa situazione.
La vede diversamente il sindaco Adamo Coppola che nonostante il malcontento generale si mostra soddisfatto per i servizi offerti in ospedale.
“Le nostre richieste sono state soddisfatte. Volevamo un pronto soccorso medico (non chirurgico) h24 con laboratorio analisi, radiologia, rianimatori e cardiologo. In questo modo il paziente avrebbe avuto certezza di essere assistito. Questo ci è stato dato – dice Coppola – Ad oggi vengono trasportati solo codici bianchi e verdi ma abbiamo avuto rassicurazioni anche per codici gialli ma non per i rossi perché sarebbero necessari altri reparti”.
“Oggi – ha poi osservato il primo cittadino – neanche Vallo può accogliere tutti i codici rossi”. E ha aggiunto: “Abbiamo avuto segnali che le cose andranno avanti, del resto se così non fosse gli investimenti per le sale operatorie e il week surgery non sarebbero serviti. C’è la volontà di seguire un percorso”.
Le critiche
Parole, quelle di Coppola, che cozzano con la realtà dei fatti e sollevano numerose critiche. E’ ironico Michele Pizza, commissario di Fratelli d’Italia. “Il Paziente cosiddetto Ospedale di Agropoli versa in gravissime condizioni. Nonostante la Cura e la respirazione assistita, oramai è in coma profondo. Malgrado le tempestive cure e gli altissimi interventi ricevuti dai nostri insigni governanti, le speranze di vita sono pressoché nulle.
Si aggrava anche l’ospedale di Roccadaspide, che a seguito di un intervento mal riuscito, perpetrato dai soliti noti, ha perso il Pronto Soccorso e si teme
fortemente per la sua sopravvivenza”.
Elvira Serra, presidente del comitato ISA, parla invece di “segnale positivo dato dal presidente De Luca con l’allargamento dei servizi alla popolazione”. Poi aggiunge: “questo non ci deve vedere soddisfatti. Noi continuiamo e continueremo la nostra lotta perché ci sia una totale autonomia di un vero ospedale presso cui possano essere trasportate con i 118 tutti i codici rossi. La stagione del risparmio sulla sanità deve finire la Campania ha dovuto subire tagli dolorosi a causa non delle amministrazioni regionali ma per la legge di stabilità ed i debiti nazionali”. “Ma questo ha un costo in termini di vite perdute troppo alto .Non si dovrà più fare risparmi sulla pelle della gente”, ha concluso.
La manager sanitaria, Lidia De Sio, espressione della Lega, che da anni lavora in questo settore non risparmia accuse: “Agropoli è una zona geograficamente strategica, situata alle porte del Cilento, ma purtroppo è sguarnita a livello sanitario. Il nosocomio locale è stato gradualmente impoverito, per poi essere chiuso definitivamente nel 2013, nonostante vi fosse la possibilità di rimetterlo in sesto. Il territorio è stato depauperato di quanto necessario per dare alla popolazione una sanità decente e gli abitanti devono percorrere chilometri per poter essere soccorsi e curati. Oggi è destinato a combattere l’emergenza da Covid-19, ma non vi è il personale adeguato: una vittoria ingannevole”.
Intanto il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Mario Pesca, proprio nell’assise di ieri, ha ribadito la necessità di convocare un consiglio comunale monotematico sul caso. Anche i suoi colleghi di partito sono critici con la cerimonia di riapertura dell’ospedale di Agropoli, definita una “sceneggiata”. “Manca il personale, manca persino un cardiologo. In rianimazione sono presenti infermieri a contratto semestrale e rianimatori arruolati da altri ospedali. La maggior parte dei servizi sono fermi o non del tutto operativi perché non arrivano ambulanze”, denunciano il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e i senatori M5S Francesco Castiello e Felicia Gaudiano.