Assolti perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata pronunciata ieri pomeriggio dal Tribunale di Vallo a favore di Edmondo Lava, già sindaco di Perito ed altri tre imputati accusati di aver favorito figli e mogli nell’assunzione alla Comunità Montana Gelbison e Cervati di Vallo. Nella bufera giudiziaria nel 2016 era finito il centro per l’impiego vallese. Sotto processo sono andati il responsabile del Centro Antonio Lambiase, residente a Salerno, l’istruttore amministrativo Edmondo Lava difeso dagli avvocati Vincenzo Cannavacciuolo e gli impiegati Giovanni Cresciullo (difeso da Cannavacciuolo e Franco Castiello) e Giuseppe Antonio Cirillo di Perito.
Al centro delle indagini, la procedura di assunzione per 80 operai agricoli alla comunità montana Gelbison e Cervati.
Si trattava di un bando di concorso indetto dalla Provincia di Salerno nel mese di aprile del 2014 e per il quale il centro dell’impiego avrebbe dovuto curare la selezione degli aspiranti lavoratori.
Ma quando furono pubblicate le graduatorie dei vincitori, per gli inquirenti c’era qualcosa di strano perché nella lista risultavano i nomi di figli e mogli di alcuni dipendenti del centro dell’impiego.
Insomma una vera e propria parentopoli smontata ieri pomeriggio dalla sentenza di assoluzione che tende giustizia all’ex sindaco Edmondo Lava e agli altri imputati.
Per l’ex primo cittadino è stata una brutta pagina che ha avuto ripercussioni anche sulla sua vita politica ed amministrativa.