E’ il giorno della riapertura dell‘ospedale civile di Agropoli o meglio di una riorganizzazione, attesa ormai da tre anni. Questa mattina il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Direttore Generale dell’Asl Salerno Mario Iervolino, autorità e amministratori del territorio, illustreranno i nuovi servizi previsti per il presidio cittadino. La novità più importante riguarda il pronto soccorso, attivo h24 con radiologia e laboratorio di analisi, rianimatori e assistenza cardiologica.
Presenti anche due sale operatorie per piccoli interventi chirurgici con altrettante sale risveglio. Saranno collegate ad un reparto week surgery con 12 posti letto per garantire la degenza temporanea. Attivo, inoltre, un reparto di terapia intensiva con sei posti letto. Altri 29 saranno a disposizione del reparto covid, divisi tra terapia intensiva, subintensiva e degenza.
Presso il presidio è già funzionante una struttura per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza (SUAP) e venti posti letto di medicina generale da ampliare per affrontare l’emergenza estiva. Tutti i reparti sono già stati completati. Restano alcuni interventi per il week surgery, in particolare la pavimentazione in pvc.
Il potenziamento dell’ospedale di Agropoli era atteso ormai da anni. Risale al 2017, infatti, il taglio del nastro del pronto soccorso che aveva restituito un punto di riferimento sanitario alla città dopo la chiusura del presidio, trasformato in un semplice Psaut quattro anni prima. Agropoli e il suo comprensorio chiedevano di più e l’emergenza covid è stata l’occasione per garantire un investimento di circa due milioni di euro tra interventi strutturali e attrezzature. Tra queste una TAC a 16 slide, recentemente installata in sostituzione di quella preesistente, e un mammografo digitale di ultimissima generazione.
“L’ospedale di Agropoli viene restituito alla popolazione, dopo gli ingenti investimenti stanziati dalla Regione Campania per eseguire gli interventi di adeguamento e ripristino della struttura e degli impianti, e per l’acquisizione di attrezzature e dotazioni tecnologiche”, dicono con soddisfazione dall’Asl Salerno.
Ma sul caso non mancano polemiche. Ad alzare i toni sono sindacati e politici. I primi sminuiscono la reale funzionalità del presidio ospedaliero e criticano la scelta di non procedere a nuove assunzioni per completare un organico che fa troppo affidamento su gravose consulenze esterne. Per le forze politiche di centro-destra e per il M5S, invece, la riorganizzazione dell’ospedale è una mossa elettorale del Governatore De Luca che comunque non garantirà i necessari servizi ad un ampio territorio. I cittadini sono moderatamente soddisfatti: accolgono con favore il potenziamento del presidio ma chiedono di più e in particolare che l’ospedale di Agropoli torni definitivamente nella rete dell’emergenza-urgenza.