Appello di Italia Nostra: Salviamo i paesaggi montani del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Allarme per alcuni interventi in aree boschive

Di Redazione Infocilento

“Il Parco N.C.V.D.A. è nato con la missione di tutelare la natura dei luoghi, migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e promuovere azioni materiali e immateriali per la conservazione degli ecosistemi e il benessere socio-economico delle comunità. Oggi più che mai c’è questa necessità. Il Piano del Parco è ormai arrivato a scadenza e dovrà essere urgentemente revisionato per evitare ulteriori rischi di danneggiamenti irreversibili. Purtroppo non sarà possibile per alcuni boschi d’altofusto di faggi degli Alburni che in questi giorni, con l’abbattimento di moltissimi alberi nel territorio di Corleto Monforte in località Acqua dei Tassi-Piazzetta-M. Spina dell’Ausino (quota 1300-1400 m. slm), sono stati stravolti”.

Le accuse arrivano dal
Gruppo Italia Nostra sezione Cilento-Lucano.

“Dalla documentazione in nostro possesso sembra che il Comune di Corleto Monforte abbia previsto l’abbattimento di circa 3820 alberi – spiegano – Le aste di vendita della massa legnosa (giugno 2013) prevedevano il ricavo medio di circa € 40 ad albero abbattuto e siccome le stesse sono andate deserte l’affidamento è stato dato probabilmente ad un prezzo inferiore
Ha senso stravolgere un paesaggio di incomparabile bellezza per qualche decina di migliaia di euro?”, si chiedono da Italia Nostra e aggiungono: “Probabilmente questi tagli sono in regola con le autorizzazioni, indagheremo sulla regolarità degli atti”.

Ma non finisce qui: “Anche per il Monte Cervati, località Acqua che Suona-Temponi del Comune di Piaggine, continueremo a essere vigili per contrastare i continui tagli di faggi d’alto fusto in un territorio tra i più interessanti ma anche tartassati dell’intero Appennino centro-meridionale. Si tratta di una storia iniziata dieci anni fa che sembrava essere chiusa in seguito a sequestro di cantiere di taglio da parte del Corpo Forestale dello Stato, nel novembre del 2013, ma lo scempio continua. Di recente è stata prodotta e inoltrata diffida di taglio da Italia Nostra alle varie Autorità competenti in quanto sono state riscontrate delle irregolarità concernenti le autorizzazioni di nuovi tagli. La speranza è che ci sia un po’ di buon senso da parte di chi dovrà assumere delle responsabilità rispetto a danni irreversibili che offendono questo territorio”

“Crediamo che rimanere passivi di fronte a quanto sta succedendo sulle nostre montagne, significhi essere complici involontari, per cui questo comunicato, oltre a denunciare, vuole essere anche un appello rivolto a tutti i cittadini (in particolar modo al mondo dell’associazionismo) sensibili alle problematiche ambientali ad unirsi alla nostra protesta attraverso comunicazioni, disappunti e quant’altro inviati ai vari Enti territoriali (Ente Parco N. e Comuni) interessati dai tagli di bosco in aree montane”, concludono da Italia Nostra.

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