Sant’Angelo a Fasanella: percettori del Reddito di cittadinanza al servizio del Comune

I progetti utili per la collettività non devono superare le 8 ore settimanali

Di Katiuscia Stio

SANT’ANGELO A FASANELLA. Cresce il numero dei comuni che hanno avviato le procedure per permettere ai percettori del reddito di cittadinanza di svolgere lavori di pubblica utilità sul territorio. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati Futani, Capaccio Paestum, Centola e Sapri. Ora si aggiunge a questo elenco anche Sant’Angelo a Fasanella.

Per alcuni mesi, quindi, i cittadini beneficiari del sostegno al reddito erogato dallo Stato saranno di supporto al personale addetto alle attività di manutenzione sul territorio comunale. La fase 2 del reddito di cittadinanza, quella in cui i percettori sono obbligati a svolgere lavori di pubblica utilità presso il comune di residenza, ha preso il via con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 gennaio.

I beneficiari del reddito di cittadinanza, tranne gli esonerati, devono essere convocati da parte dei centri per l’impiego con la firma del Patto per il lavoro. Si tratta di prestazioni non retribuite e la mancata accettazione della condizione stabilita dal decreto da parte di uno dei componenti del nucleo familiare determina la decadenza del sussidio.

I progetti utili per la collettività non devono superare le 8 ore settimanali e vengono svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Le 8 ore settimanali previste si possono svolgere in un solo giorno o in più giorni della settimana e anche in un solo periodo del mese.

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