Il calcio locale, o meglio quello dilettantistico, non scende in campo, in pratica, dall’inizio di marzo. Dopo i tanti slittamenti è arrivata nelle settimane passate, in maniera inevitabile, la chiusura della stagione sportiva. Tante restano le incognite di ripartenza, legate a fattori diversi, per tantissime società non professionistiche. In ambito locale, in varie zone del nostro territorio, peserà sicuramente l’ondata post Covid, connessa alla difficoltà economica per sostenere i club. In altre, da tempo, viva resta la diminuzione, rispetto agli anni passati, della materia prima per formare una squadra, ovvero giovani e ragazzi.
Sono tante, infatti, le società non iscritte nel tempo e quelle che si sono unite tramite la cosiddetta fusione. Per la stagione alle porte potrebbe delinearsi quella tra le cilentane Rofrano ed Alfanese. Le due squadre, impegnate nel torneo di Prima Categoria, occupavano gli ultimi due posti del gruppo F, dopo il ritiro del Santa Maria. I due team, dopo la cristallizzazione delle classifiche ed il blocco delle retrocessioni dalla Promozione alla Seconda Categoria, hanno mantenuto, di fatti, la permanenza in Prima. Per il prossimo campionato, con tutta probabilità, i due sodalizi cercheranno di unire le forze in un’unica società.
Le due parti, a lavoro in questa direzione da alcuni giorni, cercherebbero cosi di formare una squadra come punto di ritrovo per i ragazzi di Alfano, Rofrano, Laurito e paesi limitrofi. Il nome prescelto per la nuova realtà del calcio locale campano dovrebbe essere, a quanto pare, Faraone. Novità in merito sono attese, però, nelle prossime settimane.