Tra le regioni a più alta intensità turistica solo la Lombardia (per ovvi motivi) fa peggio della Campania. I turisti italiani che si concederanno una vacanza dopo la pandemia andranno altrove. Per chi resta in Italia infatti le principali destinazioni dell’estate in testa sono Puglia (12,4%), Sicilia (11%), Toscana (10,6%), un podio che stacca le altre località in Trentino Alto Adige (7,2%), in Sardegna (6,5%) ed Emilia Romagna (6%). Chiudono la Top10 il Veneto (5,8%), la Liguria (5,7%), la Campania (5,1%), ed a pari merito la Lombardia e la Calabria (4,9%).
“Il Covid-19 offriva l’opportunità di partire alla pari con tutte le altre regioni visto che buona parte dei cittadini avrebbe rimodulato le proprie vacanze alla luce dei timori legati alle emergenze in corso – il commento di Michele Cammarano, consigliere regionale M5S – Ebbene, la totale mancanza di promozione, organizzazione e lungimiranza di questa giunta regionale rappresenta il danno definitivo per il nostro turismo. Avevamo l’occasione per essere i primi viste le risorse di cui disponiamo e invece siamo ultimi con danni di milioni di euro per le tasche degli operatori e dei lavoratori del comparto”.
“Mentre si sprecano le iniziative delle altre regioni a livello nazionale e europeo per attirare questi nuovi flussi la Campania viene dimenticata dagli italiani come testimoniato dall’indagine dell’osservatorio nazionale sul turismo”, conclude Cammarano.
La crisi la conferma all’AGI anche il presidente dell’Abbac, Agostino Ingenito. “Almeno il 45% delle strutture non riaprirà per motivi economici – esplicita – gran parte dei nostri ospiti sono sempre stati stranieri. Speriamo che l’emergenza Covid si ridimensioni ulteriormente e che si faccia in fretta sul fronte del trasporto aereo. Nel frattempo constatiamo l’assenza di misure concrete di sostegno e rilancio della filiera. Il bonus vacanze è stato promosso male e gestito peggio, il contributo immaginato dalla Regione è acqua che non toglie la sete”.