Avviso di conclusione delle indagini per il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori ed altre quattro persone per la morte di Maria Grazia Tortora. La donna di 86 anni il 29 settembre dello scorso anno nel scendere dall’auto si appoggiò ad una staccionata in legno a pochi passi da centro di Rodio, frazione di Pisciotta. La struttura in legno cedette e la donna precipitó in un dirupo. Fu trasferita in gravi condizioni all’ospedale San Luca di Vallo dove il suo cuore cessò di battere dopo otto giorni. Presentava la frattura del bacino ed altre gravi ferite.
Una morte su cui i familiari vollero subito far chiarezza. Presentarono denuncia ai carabinieri. I militari in ospedale sequestrarono la cartella clinica. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo aprì un fascicolo di indagine. Nel registro degli indagati finirono con l’accusa di omicidio colposo il sindaco di Pisciotta Ettore Liguori, due tecnici comunali, un geometra e un architetto, e il titolare della ditta che ha eseguito i lavori per la messa in opera della staccionata da cui è precipitata l’anziana. Nei giorni scorsi per tutti è arrivata l’avviso di conclusione delle indagini.
Stesso avviso anche per un familiare della donna che non avrebbe vigilato al fine di evitare l’incidente. Ettore Liguori quale sindaco e legale rappresentante dell’ente proprietario della strada ometteva la dovuta custodia e controllo sullo stato manutentivo della strada e delle relative pertinenze nonché la vigilanza, il controllo a tutela della pubblica incolumità. I due tecnici responsabili dell’ufficio tecnico, uno all’epoca della realizzazione della struttura e l’altro all’epoca dell’evento, titolari anch’essi della posizione di garanzia omettevano, il primo, di esercitare la dovuta verifica sulla esecuzione a regola d’arte della staccionata in relazione sia alle caratteristiche previste sia in ordine alla conformità delle norme, il secondo di esercitare la medesima verifica di manutenzione con cadenza almeno annuale sulle condizioni della strada di proprietà comunale e relative pertinenze.
Il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori di somma urgenza disposti per ragioni di pubblica incolumità del Comune di Pisciotta stando alle accuse contribuiva con imperizia a causare l’evento letale in quanto effettuava i lavori in totale assenza di progetto tecnico e non a regola d’arte. L’accompagnatore della persona offesa ometteva di esercitare la dovuta vigilanza sulla stessa.
Sul corpo della donna fu eseguito l’esame autoptico. Maria Grazia Tortora è deceduta per insufficienza respiratoria concausata da fratture costali multiple. Dunque nella caduta nel dirupo a seguito della rottura della staccionata non aveva riportato una sola frattura, ma più fratture, che hanno compromesso la funzione respiratoria in una persona di 86 anni.