ASCEA. Emergenza covid ma non solo. C’è anche l’erosione costiera a rappresentare un problema per le strutture balneari che si trovano sul territorio. Ecco perché il Comune ha deciso di venire incontro a queste attività concedendo loro maggiori spazi in concessione. “A causa dei fenomeni di erosione – fanno sapere da palazzo di città – quest’anno numerosi concessionari di aree demaniali marittime hanno presentato istanza diretta ad ottenere la modifica della concessione o la compensazione della superficie di arenile non disponibili”.
Una richiesta che l’Ente, guidato dal sindaco Pietro D’Angiolillo, ha deciso di accogliere considerato che già l’emergenza coronavirus “ha creato gravi danni agli operatori economici, compreso quelli del turismo balneare”.
Di qui la scelta di rendere possibile ai titolari di concessioni e in particolare coloro con superficie inferiore a 1500 metri quadrati, la variazione dell’originaria concessione.
L’aumento degli spazi disponibili, però , va concessa valutandone l’opportunità caso per caso e previa istruttoria da parte degli uffici, fermo restando che i titolari delle concessioni devono comunque lasciare 5 metri liberi dalla battigia del mare.
Spetterà al responsabile del Servizio Demanio Marittimo la valutazione delle richieste basandosi su talune indicazioni: prioritariamente un utilizzo dell’arenile a lato monte in allineamento e continuità con i confini dell’area già in concessione; la diversa disposizione della medesima superficie di arenile in concessione; la non possibilità di concedere superfici di arenili maggiori rispetto a quelli già in concessione (salvo lievi maggiorazioni in casi straordinari); tener conto delle valutazioni e dei limiti previsti dalle concessioni temporanee degli anni precedenti; le variazioni devono essere temporanee in attesa del nuovo piano spiaggia.