“Impacchettato” l’autovelox di Agropoli: “è abusivo”

Apparecchio coperto con un telo nero dall'Anas. Era spento dal febbraio scorso perché non autorizzato, quindi abusivo

Di Ernesto Rocco

“Impacchettato l’autovelox di Agropoli”. L’apparecchio per il controllo elettronico della velocità sarà presto rimosso. L’Anas, la società che gestisce la Cilentana, ha provveduto a coprire il famigerato autovelox di Agropoli con un telo plastico nero come già accaduto per quello di Vallo della Lucania (leggi qui). I due macchinari non risultano autorizzati; entrambi, quindi, erano già non funzionanti; quello posto tra gli svincoli di Vallo e Pattano non era mai entrato in funzione, l’altro, invece, era inattivo dall’inizio dell’anno, spento dopo che il comune aveva ricevuto una diffida da parte dell’Anas.

Soddisfazione da parte dell’avvocato Giuseppe Russo, a capo dell’associazione “Noi Consumatori” : “in data 2 aprile abbiamo integrato la nostra denuncia alla magistratura penale accusando i dirigenti Anas interessati di non avere messo in sicurezza la zona interessata”, spiega il legale cilentano che motiva così l’azione posta in essere oggi dalla società. “Faccio presente che non siamo mai stati a sfavore del controllo elettronico della velocità a condizione che vi siano tutte le autorizzazioni, a condizione che sia visibile anche di notte, a condizione che vi sia segnaletica dell’Anascon limite ad 80 km orari”, conclude Russo.

Diverse le contestazioni negli anni per l’autovelox di Agropoli, dalla scarsa visibilità alla ridotta distanza dall’apparecchio dal guard rail. Accuse mosse anche per quello di Vallo della Lucania. L’Anas, tra l’altro, ha precisato che l’autovelox deve avere una distanza di almeno 2 metri dalla barriera stradale. In una nota informale l’apparecchio di Agropoli era stato definito “non autorizzato e quindi abusivo”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version