Vallo: minacce e violenza, i cittadini chiedono più controlli

Un gruppo di rom minaccerebbe i ragazzi del posto, intimando loro di consegnargli del denaro

Di Costabile Pio Russomando

VALLO DELLA LUCANIA. Più sicurezza in città. E’ quanto chiedono con forza i cittadini di Vallo della Lucania dopo una serie di episodi violenti che hanno avuto come vittime in particolare i più giovani. Stando alle accuse un gruppo di rom minaccerebbe i ragazzi del posto, intimando loro di consegnargli del denaro. Gli episodi, inizialmente avvenuti di sera negli ambienti della movida vallese, si sono poi estesi anche in altre zone, davanti i supermercati e le attività commerciali. Le richieste di denaro sono insistenti, così come lo sarebbero le minacce che in taluni casi sarebbero sfociate anche in atteggiamenti violenti.

Le prime avvisaglie di una situazione che stava degenerando si erano registrate già nel febbraio scorso quando, in pieno centro, in piazza Vittorio Emanuele, si era registrato un duro scontro tra più persone, alcune delle quali impugnavano anche delle mazze. Il video di quell’episodio fu pubblicato sui social destando rabbia e indignazione. Nonostante la forte condanna anche da parte delle istituzioni e l’annuncio di un potenziamento dei controlli sia tramite pattugliamento che con la videosorveglianza, tali episodi sembrano essere diventati una costante.

Sotto accusa sono finite proprio le istituzioni comunali alle quali si chiedono interventi efficaci per limitare questi episodi di violenza che neanche le forze dell’ordine sembrano riuscire a limitare.

Il consigliere comunale Nicola Botti pure ha sollecitato una implementazione dei sistemi di controllo. “Dobbiamo essere capaci di garantire la sicurezza dei giovani che decidono di vivere momenti di felice aggregazione – ha detto – garantire la sicurezza dei titolari dei bar che spesso sono vittime della violenza che si scatena, e che invece troppo spesso vengono additati quali responsabili, ma bisogna anche e soprattutto garantire la tranquillità dei genitori che restano a casa ad aspettare i propri figli”. Di qui l’appello ad un tavolo tecnico, composto dalla maggioranza e dalle opposizioni. “In casi come questi dobbiamo remare tutti nella stessa direzione”, ha concluso il consigliere Botti. Per domani è previsto in confronto tra forze dell’ordine e istituzioni.

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