AGROPOLI. Per l’ospedale di Agropoli c’è il rischio di dover attendere luglio. Ancora una volta è il personale a rappresentare un problema. Nelle scorse settimane l’Asl Salerno aveva pubblicato una manifestazione d’interesse per gli infermieri, ma soltanto tre hanno risposto. Pochi rispetto a quelli necessari in organico considerato che per aprire la rianimazione ne servono ben dodici. Un numero che serve a coprire solo cinque posti letto su ventisette disponibili. L’altra strada per reperire personale è lo scorrimento delle graduatorie dell’Asl Salerno, ma anche in questo caso i tempi non possono essere brevissimi.
La data di giugno, quindi, appare un’utopia ma l’ospedale di Agropoli, comunque, verrà potenziato con tutti i servizi già annunciati.
Il nosocomio avrà a disposizione sale operatorie per interventi e ricoveri in week surgery, terapia intensiva e sub intensiva, oncologia, medicina generale, disturbi alimentari, hospice, oltre ai laboratori h24. Rispetto alle previsioni iniziali programmata anche la presenza di un cardiologo presso il pronto soccorso.
Ovviamente ci sarà il reparto covid e l’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA) per i sospetti casi Covid. L’ambulatorio è già attivo alle spalle della struttura.
Il Governatore Vincenzo De Luca aveva fissato giugno come data per la riapertura, considerata anche la necessità di rispondere all’esigenza di fronteggiare l’aumento delle presenze in vista dell’estate quando il bacino di utenza dell’ospedale raggiunge le duecentomila unità. Il presidio, poi, dal prossimo autunno, dovrebbe entrare rete regionale per fronteggiare l’ipotizzata seconda ondata di casi covid.