Calcio femminile: ad un passo dalla Serie A, la storia di Alessandra Gangemi

Alessandra Gangemi, esterno classe 1992 di Sapri, gioca da anni a Chieti, dove ha calcato i campi di Serie C e B e ottenuto una promozione in massima serie

Di Christian Vitale

L’A.S.D. Chieti Calcio Femminile è una società sportiva nata nel 2010. Dalla stagione 2013/2014 nella rosa del club abruzzese, guidato dal tecnico Lello Di Camillo, è presente anche Alessandra Gangemi. La classe 1992, originaria di Sapri, è una laterale di centrocampo che nelle ultime stagioni ha svolto anche il ruolo di difensore. La Gangemi, che a Chieti ha vinto un campionato di Serie B, non ha giocato in massima serie, del 2016/2017, per via di un infortunio al ginocchio che le ha fatto saltare tutta la stagione. In quest’annata, invece, il club del presidente Tommaso Gubbiotti era impegnato nel gruppo D di Serie C. Abbiamo raggiunto Alessandra Gangemi per ripercorrere brevemente la sua carriera.

Alessandra Gangemi come si è avvicinata al mondo del calcio femminile?

Sono cresciuta, in pratica, al campetto del mio paese, Sapri. Li ho passato intere giornate a giocare in mezzo a tanti maschietti, fin quando non calava il sole. A casa ho sempre sentito parlare di calcio grazie a mio padre, mio fratello e mio zio e già all’età di 5 anni ho incomincaito a giocare nel cortile con mio fratello”.

Quali sono state, invece, le tue esperienze precedenti a questa stagione?

All’età di 14 anni mi sono avvicinata al Padula, squadra femminile di Serie C, l’unica squadra femminile vicina al mio paese. Fino al diploma ho sempre giocato con quella maglia partecipando, ogni anno, al torneo delle Regioni. Dopo il diploma mi sono trasferita in Abruzzo, a L’Aquila dove ho iniziato l’università. Contemporaneamente sono entrata nella rosa della squadra della città, che militava, in Serie C. Ricordo benissimo, come fosse ieri, la chiamata di mister Lello di Camillo, il mio attuale allenatore. Lui mi chiese di partecipare l,’anno successivo,, al campionato di Serie B con il Chieti Calcio Femminile, che quell’anno vinse il campionato di Serie C. Ricordo quel giorno perfettamente, ero al settimo cielo perché ho sempre sognato di giocare in un campionato di alto livello”.

Alessandra Gangemi gioca, ormai, da diversi anni a Chieti. Come ti trovi in Abruzzo e che livello generale di campionato avete trovato quest’anno?

“L’ Abruzzo è la mia seconda casa ormai. La reputo una regione fantastica dove sono stata accolta molto bene sin dall’inizio e dove tutt’ora mi sento a casa. Il livello del campionato di quest’anno, che purtroppo è finito per le vicende note legate alla pandemia, è stato molto equilibrato, infatti, escludendo il Pomigliano, al quale è stata assegnata la vittoria del campionato. La differenza tra le altre squadre era davvero minima, infatti ci separavano pochi punti l’una dall’altra. Quindi posso dire che è stato un campionato avvincente, che poteva regalare qualsiasi tipo di finale“.

​Avete disputato un campionato di alto livello di nel gruppo D di Serie C. Puntavate ai vertici della classifica essendo arrivate ad un punto dal terzo posto?

Si punta sempre al massimo, visto che scendiamo in campo sempre per vicnere. Avevamo iniziato bene il girone di ritorno, con tutte le carte in regola per fare bene. La nostra è una società storica, e negli anni ha sempre puntato ai vertici della classifica. Un club, all’avanguardia, che ha vinto un torneo di Serie B giocando in massima serie. La nostra società, oltre alla prima squadra, ha anche le categorie per le più giovani, come Under 17 Under 15, oltre ad una scuola calcio tutta al femminile, di cui faccio parte come allenatrice. Il Chieti Calcio Femminile punta molto sulle calciatrici giovani, infatti metà squadra ha meno di 18 anni. Detto questo siamo un mix di giocatrici esperte e di giovani promesse, quindi affrontiamo ogni anno un campionato diverso dal precedente, cercando di puntare sempre a raggiungere la vetta“.

La Serie A conquistata dal Chieti non è stata da te disputata per via di un grave infortunio. Quanto rammarico hai di non aver calpestato il manto erboso della massima serie?

“Sicuramente era una grande occasione, che non so se si riproporrà mai nel futuro. La mia carriera, purtroppo, è stata caratterizzata da 3 interventi al ginocchio. Sul finire del campionato di Serie B, 2015/2016, vinto mi sono rotta il crociato e 2 menischi. Sono rimasta ferma oltre un anno saltando tutto il campionato giocato da noi in Serie A”.


Per Alessandra Gangemi invece che stagione è stata?

“Per me purtroppo non è stata una stagione da ricordare. A settembre, durante la prima partita di Coppa Italia, ho subito ancora grave infortunio al ginocchio che mi ha obbligata a stare ferma per circa 3 mesi. Sono tornata in campo a gennaio, sino allo stop delle attività“.

Nonostante le poche gare giocate cosa ti resta di questa stagione?

Per me ogni gara è sempre un’emozione. Ho sempre avuto grande passione per il calcio quindi ogni partita regala sempre qualcosa. La partita più bella di quest’anno è stata quella dove ho segnato al volo, di sinistro, in una partita in casa. Ero appena rientrata dall’infortunio, quindi la gioia che mi ha regalato quel goal mi ha fatto cancellare definitivamente quei 3 mesi di sofferenza“.

Trovi che sia aumentato negli ultimi anni l’interesse generale verso il lato rosa del calcio?

“Sì, l’interesse verso il calcio femminile è aumentato in particolare dopo il Mondiale dell’anno scorso. Le azzurre si sono contraddistinte a suon di prestazioni positive anche contro nazionali, che allo stato attuale delle cose sono ancora avanti a noi per quanto riguarda la parte rosa del calcio.
Più in generale, comunque, sono numerose le scuole calcio per ragazzine nate in Italia
“.


Condividi questo articolo
Exit mobile version