VIBONATI. “Si registra l’ennesimo danno grave alla fascia dunale protetta dell’Oliveto, località Villammare. La vegetazione tipica della sabbia di un’area di duna davanti una abitazione è stata completamente tagliata e i resti bruciati da ignoti”. A denunciarlo Paolo Abbate, attivista WWF.
Il presunto reato ambientale riguarderebbe la ricca vegetazione adesso in completa fioritura del giglio di mare e dello sparto pungente (Ammophila arenaria) , essenza la cui presenza determina un ecosistema di interesse comunitario, sottolinea Abbate.
Ma non solo: si registrerebbe anche una “compromissione del ruscelletto perenne, che scorre a lato della abitazione suddetta , con posizionamento di canne (verosimilmente tagliate dalla vegetazione riparia del ruscello), in modo da ostacolare il normale deflusso a mare”.
Il tutto avviene in una zona dove molte specie avicole sia autoctone (gabbiani, gabbianelle, corvi) che migranti (corriere piccolo, tortora dal collare, eccetera) si possono abbeverare.
“Non è la prima volta che Il danno grave viene consumato davanti l’abitazione: già l’anno passato fu tagliato lo Sparto per realizzare un corridoio di passaggio verso la spiaggia e il mare. Il reato ambientale (previsto nella legge n. 68 del maggio 2015, Reati ambientali)”, evidenzia l’attivista del WWF che ha presentato un al Prefetto di Salerno, alla Procura e al comune di Vibonati.