AGROPOLI. “C’era un bambino che come tutti i ragazzini piaceva correre, giocare, amava la natura e per sua fortuna il papà lo portava sia sulla spiaggia che in montagna. Purtroppo questo bambino fin che si riesca a ricordare, qualunque cosa riuscisse a fare doveva stare molto attento, perché spesso cadeva, e quasi sempre quando ciò accadeva aveva bisogno d’aiuto per rialzarsi. Aveva bisogno d’aiuto per salire le scale, e credeva ingenuamente che la cosa più brutta fosse che un giorno non riuscisse più a salirle, invece presto si accorse che quello era solo la prima delle cose a cui dovesse dire addio”. Inizia così la lettera che Christian Durso 29enne di Capri ma originario di Agropoli, ha indirizzo al ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Il giovane è costretto su una sedia a rotelle a causa di una forma di atrofia muscolare spinale, una malattia degenerativa ereditaria che gli impedisce di camminare. Ma la sua forza di volontà è quella di un vero combattente. Tante le battaglie intraprese per avere la possibilità di vivere in un mondo dove anche chi ha difficoltà motorie possa muoversi senza incorrere in barriere.
Più volte ha scritto al Capo dello Stato o agli organi di Governo e ora lo fa di nuovo e questa volta al centro della sua missiva c’è proprio il Cilento, un territorio che Christian ama.
“Ho avuto la fortuna di nascere lì, dove spesso torno ancora. Luoghi stimolanti, di affascinante bellezza, credo che lei Ministro sappia di cosa stia parlando. Sentieri, boschi, montagne, colline, spiagge, litorali marittimi, troppo spesso sono irraggiungibili per noi persone con disabilità. Purtroppo questi scenari, per chi si sposta in sedia a rotelle spesso non sono percorribili in gran parte d’Italia, bisogna fare qualcosa di concreto affinché ciò cambi”, scrive Christian. Ma affinché ciò avvenga “sono indispensabili, sensibilità, leggi e attenzione particolare al territorio che rendono immediate e inderogabili questi diritti”. E da queste premesse parte la sua richiesta: dare a tutti la possibilità di godere delle bellezze del Cilento e in generale d’Italia, dando a tutti le stesse possibilità “Perché la disabilità non è una pena da scontare né una normale conseguenza che in qualche modo giustifichi limitazioni”.
Di qui le proposte: “Almeno per iniziare, secondo me, ogni comune, montano o parzialmente montano, deve avere almeno un percorso per legge, nella natura accessibile. Nel rispetto di un percorso che non abbia scalini, pendenze non superiori al 8%. Lei potrebbe rispondermi che non sempre è facile lastricare di pietre o di una pavimentazione agibile alle comuni sedie a rotelle luoghi immersi nella natura. A questo proposito, laddove potrebbe essere difficile la realizzazione di sentieri privi di fango e detriti che impediscono il transito delle più comuni e diffuse sedie a rotelle, esiste una soluzione! Esistono sedie a rotelle che definirei speciali. Funzionando similmente a dei mini fuoristrada, con 4 ruote motrici molto più difficilmente delle più tradizionali sedie a rotelle si arenano. Ciò si traduce in una discreta autonomia, perché l’indipendenza è fondamentale, dando anche a chi ci assiste sollievo, visto che l’autonomia si riflette e dà beneficio fisico e psichico sia al disabile che a chi vive con lui. Peccato che queste sedie a rotelle 4×4 non siano alla portata di tutti”.
Ma questa soluzione ha un problema: il prezzo e l’impegno della politica dovrebbe essere diretto proprio a questo: “Volendo potrebbe costruire ausili del genere direttamente lo Stato così salterebbero i vari costi di produzione e distribuzione, con un elevato risparmio per le casse dello Stato se il problema fosse la spesa pubblica”.
Christian da poco ha la possibilità di utilizzare una di queste sedie. Un modello acquistato usato. “È stato tornare a vivere. Riscoprire una parte della vita che aveva perduto e che viveva nei ricordi“, racconta. Grazie ad essa può raggiungere di nuovo i luoghi d’infanzia, percorrere chilometri di spiagge sabbiose che erano fino a prima, solo confinati allo sguardo e boschi suggestivi, sentieri immersi nel verde, rivivendo quel contatto con la natura che aveva perduto ma non dimenticato.
“È davvero meraviglioso, un nuovo stimolo di vita”, scrive Christian che però non vuole pensare solo a sé stesso, ma anche ai tanti altri che potrebbero vivere le sue stesse emozioni. E per questo dovrebbe intervenire lo Stato. Christian propone al Ministro Costa degli ausili per l’acquisto di speciali sedie a rotelle da parte dello Stato o, di fare in modo che gli Enti locali se ne dotino.
“L’emergenza coronavirus, questo periodo drammatico, sotto un aspetto è stata un po’ una livella, ci ha messo tutti quasi in pari, ad ognuno ha tolto la propria libertà e ci ha fatto capire il suo immenso valore, forse ognuno se riflette bene adesso può immaginare cosa significa fare delle rinunce privarsi della propria libertà, e quanto sia brutto e pesante non godere per un po’ dei semplici e naturali piaceri della vita. Ecco c’è chi se ne sta privando da sempre, sarebbe bello e giusto ripartire davvero tutti insieme, perché la libertà sta aspetto da molto più tempo anche noi persone con disabilità. Mi auguro non vorrà ignorare questo lettera e venire meno a un suo compito”, conclude il giovane Christian Durso.