La chiusura del Lungomare di Agropoli, soprattutto per la diffidenza degli agropolesi, non è stata il fallimento annunciato che ci si aspettava. Si temevano disagi per l’assenza di parcheggi e vie alternative e non sono mancati, seppur con meno intensità rispetto alle previsioni. In particolare il traffico, complice una viabilità alternativa inadeguata, ha rappresentato un problema. La circolazione presso via Selvi, dove insiste un piccolo ponte ferroviario, era disciplinata da un semaforo. Lì si sono segnalati rallentamenti, aggravati dal fatto che molti automobilisti nel vedere le code facevano inversione e tornavano indietro peggiorando gli ingorghi.
Non si è rivelato un vero problema quello dei parcheggi ma solo perché in molti, consci dei possibili disagi, hanno disertato il Lungomare che non ha fatto registrare il sold out sperato, anche se qualche presenza in più c’è stata.. È andata peggio a via Risorgimento: alle 21 strada completamente vuota e ira dei negoziati.
Per essere il primo test, però, le cose non sono andate male come molti temevano. Ma l’aspetto positivo dell’idea del sindaco Adamo Coppola di chiudere il Lungomare è stato un altro e non ha interessato questa zona della città bensì il centro, rigenerato come non accadeva da tempo, così come porto e borgo antico.
I timori di restare imbottigliati nel traffico, come dicevamo, hanno portato tante persone a riversarsi in centro e il sold out qui c’è realmente stato.
Magari servirà solo tempo per abituarsi all’idea ma a quel punto si vedranno con maggiore intensità i problemi che si sono registrati in parte oggi e che ci si attendeva: quelli legati a traffico e assenza di aree di sosta.