Sapri: Tiziana Crusco rinuncia alla candidatura alle regionali

Attraverso una nota l'attivista 5 Stelle spiega i motivi della scelta

Di Redazione Infocilento

SAPRI. “La coerenza in politica  vale piu’ di qualsiasi poltrona”. Così la candidata  con il M5S alla Regione Campania 2020, la saprese Tiziana Crusco, rinuncia alla sua candidatura per le Regionali 2020. “Per concorrere per un obiettivo comune bisogna crederci fino in fondo e non solo per il fine ultimo ma anche per la squadra con cui si porta avanti il percorso ed io a questa squadra degli uscenti provinciali con la presidente Ciarambino non ci ho mai creduto”, spiega Crusco. “Più volte l’ho manifestato ma non solo io: a pensarlo siamo in tanti. In una competizione si può essere perdenti fino all’ultimo ma quando si concorre con una squadra valida tutto passa in secondo piano anche una sconfitta”, aggiunge.

Poi la Tiziana Crusco conferma la sua appartenenza politica: “Non lascio il Movimento  Nazionale  almeno fino a settembre, di sicuro  non sarò più una attivista regionale, però seguirò gli eventi perché credo che all’interno ci siano ancora persone valide che meritano il mio sostegno sul territorio,  ne cito solo alcuni perché li sento vicini come la Senatrice Felicia Gaudiano e il Senatore Francesco Castiello, la senatrice Luisa Angrisani; tutte persone di ampia cultura e soprattutto leali, che non corrono dietro gli screenshot degli scontenti ma pensano con serietà alle nostre problematiche territoriali. Essere portavoce è cosa seria, non si ha tempo di dedicarsi ai social, non si ha tempo di pensare agli inciuci , si lavora  per dare risposte ai cittadini ma tutto ciò non è stato fatto in provincia di Salerno”.

L’ormai ex candidata alla Regione spiega i motivi del suo passo indietro: “Quando mi sono candidata l’ho fatto con il sentimento forte che mi appassiona della politica e soprattutto  per dare una possibilità ai territori del Golfo di Policastro e al Vallo di Diano troppo spesso dimenticati. Con i miei amici di avventura avevamo concordato questa possibilità, però ci siamo resi conto che dovevamo dare una chance al nostro territorio da subito abbiamo detto che sarebbe stata una forzatura in quanto non condividevamo la scelta fatta dal capo politico per il  presidente. Quando ho scelto di candidarmi l’ho fatto perché’ credevo che la scelta del presidente fosse del  Ministro Costa”. La scelta di candidare alla presidenza della Regione Valeria Ciarambino è stata determinante, quindi, per il dietrofront già  comunicato allo staff pentastellato che ad oggi non ha ancora risposto all’attivista saprese.

“Li abbiamo visti all’opera per 5 anni e nessun risultato provinciale e’ stato raggiunto almeno qui da noi se non quelli raggiunti dai nostri Senatori”, dice l’attivista in riferimento ai consiglieri pentastellati. “Nello specifico la questioni della chiusura dei punti nascita di Sapri e Polla minati dai continui attacchi, se non fosse stato per il Senatore Castiello e dalla Senatrice Gaudiano allertati dal comitato di lotta saprese in regione i nostri portavoce non sarebbero neanche accorti. E’ inutile, quindi, dilungarsi oltre ma questo comunicato lo devo a chi ha riposto in me i voti sulla piattaforma e a tutti coloro che nel Golfo di Policastro e non solo mi avevano dato già ampia disponibilità’ e sostegno elettorale. Sono felicissima di essere rientrata tra i primi 9 eletti su 18 nella Regione Campania – evidenzia Tiziana Crusco – Io ho già’ vinto perché’ per me vale più la stima degli attivisti di tutta la mia provincia che una poltrona fasulla” .

Infine i ringraziamenti agli attivisti: “il grande Giuseppe di Giuseppe ,Osea Avallone ,Rosa Lotito, Angelo Voza , Ing. Antonio Curcio , Pina Curci , Federico Sabbetta, Marco, Matteo, Mirko, tutti gli attivisti che mi hanno votato e che mi avrebbero sostenuta alla regione.   Concorrere in questo momento storico dove il m5s e’ ai minimi storici e’ un impresa ardua ma farlo con le persone giuste risulterebbe meno difficile. L’avrei fatto volentieri con il grande Enrico Farina , Alessandra Petrosino, Fabio Paolucci, Francesco Virtuoso, Cosimo Panico, Pasquale Milite, tutte persone di ampia cultura e capacità politica ma per altri non mi sento di esprimere la stessa stima”, conclude l’architetto cilentano.

Condividi questo articolo
Exit mobile version