“Siamo stanchi di donare il nostro sangue per salvare gli altri, lo abbiamo fatto già con Lagonegro ed ora di certo non lo faremo con Vallo della Lucania per salvare un altro tribunale”. Con queste parole l’avvocato Angelo Paladino, presidente della sezione di Sala Consilina dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, ha sintetizzato quello che è il pensiero dell’avvocatura valdianese dopo la proposta fatta nei giorni scorsi dall’onorevole Federico Conte che ha avanzato l’ipotesi della nascita di un Tribunale del Parco con sede a Vallo della Lucania.
Esso dovrebbe comprendere anche i comuni del circondario dell’ex Tribunale di Sala Consilina che dal 2013 è entrato a far parte di quello del Tribunale di Lagonegro.
L’avvocato Paladino ieri mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche l’avvocato Elisabetta Giordano, in rappresentanza del Coordinamento nazionale per la riapertura dei tribunali minori e Franco Lamanna, già presidente del Comitato proTribunale di Sala Consilina, ha illustrato una serie di anomalie che se risolte potrebbero dare maggiore autorevolezza e forza alla proposta di riapertura del palazzo di giustizia intitolato al giurista Alfredo De Marsico.
Tra le proposte quella di portare il settore civile a Sala, anche per garantire il rispetto delle regole sull’emergenza covid evitando affollamenti presso il Tribunale di Lagonegro.