“Acqua nelle nostre mani”: nel Cilento il progetto per un mondo sostenibile

L'iniziativa di Finish con Fai e Future Food Institute

Di Adnkronos

Per sensibilizzare gli italiani sul problema della scarsità d’acqua in Italia, Finish ha presentato “Acqua nelle nostre mani”, un progetto volto a cambiare il comportamento di tutti verso abitudini più sostenibili. Questo progetto nasce all’interno di una visione globale di Reckitt Benckiser, in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e creare un mondo più pulito.

Nel primo, Finish donerà al territorio di Pollica e ai suoi prodotti 38 litri d’acqua per ogni confezione venduta. Attraverso questa operazione, resa possibile da Future Food for Climate Change, il Comune di Pollica beneficerà della valorizzazione delle risorse idriche minori, con l’adozione di nuove tecnologie per l’efficientamento dei sistemi di irrigazione, aiutando così i piccoli ed eccellenti agricoltori del Cilento.

L’obiettivo è quindi quello di salvaguardare le più antiche biodiversità che hanno reso famosa nel mondo la Dieta Mediterranea, che nel 2020 festeggia l’anniversario decennale della sua nomina nella lista dei Patrimoni Immateriali dell’Umanità Unesco. Il prodotto simbolo di questa iniziativa sarà il pomodoro, prodotto d’eccellenza e ricco di biodiversità che rischia di essere compromesso dalla scarsità d’acqua, ormai non così lontana.

Il Fai si è prefissato un traguardo ambizioso: ridurre del 20% in 10 anni i consumi di acqua all’interno dei suoi beni. Per contribuire a questo obiettivo, nel 2020 Finish supporta il Fondo Ambiente Italiano nel progetto di efficientamento idrico del Complesso Abbaziale di S. Maria di Cerrate tra Squinzano e Casalabate, in provincia di Lecce.

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