Quasi cinque milioni di euro di beni mobili e immobili e su conti correnti sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Avellino nei confronti di otto persone indagate per omesso versamento delle imposte, emissioni di fatture per operazioni inesistenti e false comunicazioni sociali. Le indagini, avviate dal febbraio del 2017, sono coordinate dal procuratore capo, Rosario Cantelmo, che ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di l’Avellino il sequestro per equivalente. Lo riferisce il Corriere della Sera, riportando fonti Ansa.
Nei guai Walter Taccone, l’ex patron dell’Avellino calcio, insieme ad altre 7 persone del suo gruppo societario (tra cui l’ex patron dell’Agropoli Stefano Bisogno).Le attività investigative svolte dal Nucleo tutela finanza pubblica delle Fiamme Gialle ha documentato che gli indagati, a vario titolo, avrebbero «posto in essere un articolato sistema finalizzato soprattutto all’evasione delle imposte e ad omettere i versamenti Iva». L’ammontare complessivo dell’omesso versamento di ritenute è stato calcolato in quasi 1 milione di euro, lo stesso importo non versato per l’Iva.
Quasi 800 mila euro fanno invece riferimento a fatture utilizzate per operazioni inesistenti e quasi 2 milioni di omesso versamento di somme dovute, mediante l’utilizzo a compensazione di crediti inesistenti.